MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Silvio Berlusconi, il ricordo di Elenoire Casalegno: “Gli dissi di no una sola volta”

La showgirl racconta i suoi incontri con l’ex premier. “Arrivava a sorpresa in studio, aveva sempre la battuta pronta”

Elenoire Casalegno

Elenoire Casalegno

Milano – “Ho iniziato a lavorare in televisione nel 1994 sulle reti Mediaset, allora Fininvest. Ricordo quando Silvio Berlusconi arrivava a sorpresa negli studi...”. Comincia così il messaggio che Elenoire Casalegno, conduttrice, attrice ed ex modella, scrive su Instagram nel giorno del lutto per la morte di Berlusconi. "Il suo più grande pregio? L’empatia. Faceva sentire chiunque a suo agio. Non mostrava mai la sua superiorità, anzi elogiava sempre gli ultimi". Casalegno ricorda la stima reciproca. "Solo una volta gli ho detto un no”.

Quando?

"Mi invitò ad Arcore 7 anni fa. Io ero accompagnata dal mio ex marito (Sebastiano Lombardi, direttore di Rete 4, ndr) e Berlusconi mi propose di entrare in politica con il suo partito".

E lei rifiutò?

"Sì. Fu una scelta ragionata, gli esposi le mie perplessità e il “no“ arrivò dopo una riflessione di più giorni. Il mio mondo è un altro, sento la politica distante da me. Sono stata sincera. Questa decisione non cambiò nulla, non incrinò la sua stima".

Cos’altro ricorda di quel giorno?

"Aveva sempre la battuta pronta. Ci mostrò la sua casa, lo studio, tante opere d’arte e pure le coppe del Milan. In quel momento mi guardò e, vedendomi non particolarmente entusiasta, mi disse: “Ah già, tu sei interista“. Scoppiammo tutti a ridere. Ricordo anche che quel giorno era il 1° maggio. E mi disse: “Ho lasciato i dipendenti a casa per la festa dei lavoratori“. Lo sottolineò con il suo solito sorriso".

E cosa ricorda degli anni in Finivest?

"Quando arrivava a sorpresa negli studi, per prima cosa salutava il pubblico, poi tutti gli addetti ai lavori dietro le quinte e per ultimi i presentatori. E non dimenticava mai nessuno: operatori di ripresa, truccatori, parrucchieri... Ricordava i nomi di tutti, anche di persone che aveva visto una sola volta. E veniva a salutarci anche in occasione delle registrazioni per gli auguri natalizi ai telespettatori: si fermava con noi e alla fine brindavamo tutti insieme".

Qual era la sua forza?

"La sua empatia e la grande capacità di comunicare. La gente si rivedeva in lui, era fonte d’ispirazione. Grazie a queste sue capacità è riuscito a eccellere in tanti campi: nell’imprenditoria, nella politica, nel mondo sportivo. Io oggi non posso che essergli grata".