GIULIA BONEZZI
Cronaca

Silvio Berlusconi, fatale la leucemia. E’ morto al San Raffaele accanto ai figli e alla compagna Marta Fascina

In passato aveva superato diverse malattie, dal tumore alla prostata a un grave scompenso cardiaco. Le sue condizioni sono precipitate improvvisamente, è spirato nella sua stanza

Milano – È morto poco dopo le 9.30 di questa mattina Silvio Berlusconi, per conseguenze dirette della patologia - la leucemia mielomonocitica cronica - di cui soffriva da oltre due anni e che l'aveva riportato al San Raffaele venerdì scorso, ad appena tre settimane dopo le dimissioni da un ricovero di 45 giorni.

La morte in ospedale

A quanto Il Giorno può ricostruire, le sue condizioni si sarebbero aggravate nelle ultime ore e i figli che questa mattina si sono precipitati al San Raffaele avrebbero fatto in tempo a vederlo poco prima che morisse. Accanto a lui c'era, come sempre, la compagna Marta Fascina. L'ex quattro volte presidente del Consiglio è spirato nella sua stanza al primo piano del settore Q1 del San Raffaele, quel reparto Solventi II in cui era stato ricoverato anche dal 16 aprile al 19 maggio, dopo i 12 giorni trascorsi in terapia intensiva dove era entrato il 5 aprile e aveva superato una polmonite contratta nel contesto della leucemia, che tra le sue conseguenze comporta una compromissione del sistema immunitario.

I valori anomali

Il fondatore di Forza Italia era stato di nuovo ricoverato venerdì 9 giugno dopo che i valori dei globuli bianchi, nelle analisi alle quali si sottoponeva regolarmente anche ad Arcore, erano apparsi anomali. Ciò aveva indotto il suo medico personale, il responsabile delle Rianimazioni del San Raffaele Alberto Zangrillo, e il primario dell'Oncoematologia Fabio Ciceri ad anticipare un ricovero per controlli programmati, senza che venerdì si riscontrassero "allarmi o criticità". Le condizioni di salute di Berlusconi sarebbero dunque precipitate solo nelle ultime ore, come è purtroppo possibile per un paziente della sua età - avrebbe compiuto 87 anni il 29 settembre - e con la sua storia clinica.

Le passate malattie

L'imprenditore negli ultimi decenni ha infatti lottato contro, e superato, molte malattie: il tumore alla prostata a fine anni ’90, il pacemaker impiantato in Ohio nel 2006 dopo che ebbe un malore a un comizio, e dieci anni dopo un grosso intervento per sostituire la valvola aortica e risolvere un severo scompenso cardiaco. Anche quell'operazione a cuore aperto, a 79 anni, Berlusconi l'affrontò al San Raffaele, e ancora lì nel 2019 sarebbe stato operato d’urgenza per un’occlusione intestinale, nel 2020 avrebbe affrontato il Covid quando non esistevano vaccini, e di nuovo il post-Covid con diversi ricoveri l’anno successivo; all’inizio del 2022 sarebbe stata un’infezione alle vie urinarie a riportarlo in via Olgettina.

Il precedente ricovero

A fine marzo di quest’anno, un ricovero per accertamenti programmati s’era protratto per tre giorni, ma l’allarme era scattato quando meno di una settimana dopo, il 5 aprile, il Cavaliere era dovuto tornare al San Raffaele, finendo quasi subito in terapia intensiva per la polmonite inquadrata "nel contesto di una condizione ematologica cronica di cui è portatore da tempo: leucemia mielomonocitica cronica, di cui è stata accertata la persistente fase cronica e l’assenza di caratteristiche evolutive in leucemia acuta", confermavano i professori Zangrillo e Ciceri nel primo bollettino del 6 aprile.

L’ultima apparizione

Altri sei bollettini avrebbero scandito il recupero dell’ex premier, che il 6 maggio sarebbe ricomparso nel video di 21 minuti registrato in ospedale alla convention di Forza Italia: col senno di poi, quasi un testamento politico. Col senno di poi, che ripesca dalla memoria anche quel saluto con la mano a giornalisti e supporter, dal finestrino alzato dell'auto che lo riportava ad Arcore quando fu dimesso il 19 maggio. Tra il personale del San Raffaele, dove l'hanno curato fino al suo ultimo respiro, raccontano che questa mattina aleggiasse una profonda tristezza.