Milano, 20 settembre 2023 – Cinque anni e 8 mesi per il trapper 21enne Mohamed Lamine Saida, detto Simba La Rue, e un'altra a 4 anni e 8 mesi per Baby Gang, ossia Zaccaria Mouhib, anche lui noto trapper 22enne, nel processo milanese con rito abbreviato con al centro la sparatoria, avvenuta nella notte tra il 2 e il 3 luglio 2022 in via di Tocqueville, vicino a corso Como, zona della movida milanese, in cui rimasero feriti due senegalesi.
Le richieste
Sono le richieste , che riguardano altre sei persone oltre ai due trapper, del pm titolare della più ampia inchiesta condotta da polizia e carabinieri con al centro le violenze e una faida tra gruppi di rapper (è già in corso un processo abbreviato anche su questo capitolo), aveva chiesto il processo nei mesi scorsi per gli imputati, che erano stati arrestati nell'ottobre 2022.
Le accuse
Le accuse contestate a vario titolo, e in concorso con due minorenni (procedimento separato), sono di rissa, rapina, lesioni aggravate e porto abusivo di arma da sparo, ovvero una pistola che venne usata quella notte dal gruppo e che non fu più trovata.
Intento di "sopraffazione"
La pena più alta, 6 anni, è stata chiesta per Faye Ndiaga, colui che materialmente gambizzò i due senegalesi. L'accusa principale, a livello di entità delle pene richieste, nel processo è quella di rapina aggravata (alle due vittime, secondo l'accusa, venne portato via un borsello). Il pm nel suo intervento, davanti ai giudici della settima penale (Tremolada-Gallina-Pucci), ha messo in luce l'intento di "sopraffazione" del gruppo, che non hanno rubato perché "hanno bisogno di soldi, come testimoniano i loro contratti e i loro cachet".
Difesa e sentenza
La difesa, coi legali Niccolò Vecchioni e Jacopo Cappetta, punterà a far cadere proprio quella contestazione. Non si sa ancora se oggi arriverà la sentenza.