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Simba La Rue torna in cella: ha violato l’obbligo di dimora. Scoperto dopo un incidente in go kart a Rozzano

Milano, per i giudici c’è una “totale incapacità di autocontrollo” da parte del trapper: annullati tutti i concerti

Mohamed Lamine Saida (21 anni), vero nome di Simba La Rue. A destra, l'immagine postata dal trapper poco prima di essere portato in carcere

Milano – “Mi stanno portando via a presto Fam”. Così il trapper Mohamed Lamine Saida, noto con il nome d’arte Simba La Rue, ha mostrato su Instagram il suo ennesimo arresto. Per il cantante 21enne le porte del carcere si sono riaperte perché – ha spiegato la Corte d’Appello – un un mese fa, mentre era sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di dimora, è andato al kartodromo di Rozzano, nel Milanese, con alcuni amici e ha perso il controllo di una vettura schiantandosi contro un palo e poi “dandosi alla fuga”.

I giudici (Gazzaniga-Re-Puccinelli) parlano nel provvedimento di carcerazione di "reiterate violazioni” gravi e di “totale incapacità di autocontrollo dell'imputato”, già condannato in primo grado a 6 anni e 4 mesi nel processo con al centro una sparatoria vicino a Corso Como, avvenuta nel luglio del 2022, e a 4 anni in un altro procedimento sulla cosiddetta “faida tra trapper”.

L'episodio avvenuto a Rozzano è stato comunicato alla Procura generale dalla Questura di Milano in relazione all'avvio di "un procedimento amministrativo” e il pg ha chiesto per Simba, difeso dal legale Niccolò Vecchioni, l'aggravamento della misura col carcere. Per la terza penale della Corte d'Appello le esigenze cautelari nei confronti del trapper possono essere "tutelate” solo col carcere.

Intanto, le società organizzatrici avevano reso noto nei giorni scorsi di aver annullato tutte le date dei concerti annunciati per il Tunnel-live tour, quando Simba La Rue era tornato ai domiciliari.