
Simone Ficicchia con l'avvocato Gilberto Pagani davanti al Tribunale
Milano - È terminata da poco l'udienza al Tribunale di Milano per Simone Ficicchia, 20 anni, attivista di Ultima Generazione per il quale la Questura di Pavia ha richiesto la sorveglianza speciale per "pericolosità sociale". Una decisione è attesa "entro 30 giorni", ha detto lo stesso Ficicchia uscendo dal tribunale, dove lo attendevano un centinaio di attivisti per il clima che lo hanno accolto con un grande applauso e i cori "you are not alone". "Aver ottenuto l'udienza pubblica e rendere possibile tutto questo - ha detto Ficicchia rivolgendosi alle persone che lo aspettavano- è stata la cosa più importante".
L'attivista ha parlato di un'udienza nella quale "c'è stato ascolto" ma "non si sa ancora niente. Quello che sappiamo è che Ultima Generazione e tutte le realtà presenti qui in solidarietà non si fermeranno davanti la repressione". Ad aspettare Ficicchia sotto il tribunale, oltre agli attivisti di Ultima Generazione, le organizzazioni ambientaliste Fridays for Future e Exctinction Rebellion e i partiti Unione Popolare, Potere al Popolo e Rifondazione Comunista.
"E' una misura che ha scopo isolare la persona dal movimento - aveva detto prima dell'udienza - vengo punito per il mio stile di vita, mi sono sentito attaccato non per quello che faccio ma per la mia persona. Sono uno studente di 20 anni, non rappresento un pericolo sociale, la repressione che stiamo ricevendo è sproporzionata rispetto alle nostre azioni". Simone Ficicchia, residente nel Pavese, uno dei giovani militanti di Ultima Generazione, rischiava la sorveglianza speciale dopo che, il 7 dicembre scorso, ha imbrattato di vernice la parete e le porte del teatro alla Scala, a poche ore dalla Prima. Per lui la questura di Pavia ha proposto l'applicazione di una misura di prevenzione e oggi se ne discuterà in tribunale a Milano.
"Noi porteremo tutte le nostre motivazioni chiare e condivise della comunità scientifica: c'è bisogno di cambiamenti rapidi" per combattere gli eventi climatici improvvisi che provocano morte come nelle Marche e a Ischia, spiega davanti al Palazzo di giustizia dove si è tenuto un presidio di solidarietà con tanto di cartello del movimento ambientalista 'Ultima generazione, no gas no carbone'. Un movimento che non è contro la politica: "Cerchiamo interlocutori che non arrivano, forse manca il coraggio" intanto "facciamo azioni non violente con metodi che hanno funzionato in passato". Secondo lo studente, "sta cambiando qualcosa, lo vediamo dalla solidarietà che arriva da personaggi e realtà politiche" "Ci aspettiamo giustizia - spiega l'avvocato Gilberto Pagani -. E' un provvedimento che vuole colpire diritti di chi manifesta. Lo Stato e il potere non vogliono prendere soluzione contro il cambiamento climatico, Simone fa in modo di portate attenzione pubblica su questo tema".