Milano, 7 ottobre 2024 – "Al di là dell'amicizia" che ci lega "sei una guida per me e per i milanesi, in questo momento la guida più importante". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, riferendosi alla senatrice a vita Liliana Segre, durante il suo intervento alla commemorazione nella sinagoga centrale di via Guastalla dell'attacco di Hamas del 7 ottobre. È stato, ha aggiunto, "prima e forse più di tutto un insulto alla donna" e "chiedere l'immediato rilascio degli ostaggi" è qualcosa per cui dobbiamo impegnarci tutti". "L’antisemitismo anche se mascherato da antisionismo di maniera non può e non deve avere spazio nella nostra città" ha aggiunto. "Mai potranno essere derubricate, sminuite o banalizzate alcune espressioni o atti che esprimano odio o offese verso alcuno e verso il popolo ebraico. Non possono essere considerate ragazzate, lo dico ai giovani" ha continuato. “Non potevo mancare": con queste parole la senatrice a vita Liliana Segre aveva risposto al presidente del Memoriale della Shoah di Milano, Roberto Jarach, che l'aveva ringraziata con i vertici della comunità ebraica per la sua presenza alla commemorazione della strage di Hamas nella sinagoga di via Guastalla.
"Bisogna decidere da che parte stare per questo sono qui e porto con me Milano, città antifascista, che è stata e sarà capace di un impegno diffuso contro ogni forma di razzismo, di antisemitismo, di intolleranza. La voce della pace non si afferma senza rispetto della verità" ha concluso Sala. Le parole del sindaco di Milano sono state accolte dal presidente della Comunità ebraica milanese Walker Meghnagi con queste parole: "Sindaco, la sua presenza è più importante di quanto possa immaginare. Da oggi vogliamo un cammino con lei, con tutta la giunta e tutto il Consiglio comunale. Cè stato qualche malinteso, ora superato". Sala l'anno scorso, per la commemorazione nel primo mese dall'attacco di Hamas, era stato fischiato in sinagoga quando la presidente del Consiglio comunale Elena Buscemi aveva portato i suoi saluti.