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Giuseppe Sala sindaco di Milano
Milano, 20 giugno 2020 - La ricandidatura resta un rebus, ma il sindaco Giuseppe Sala svela qualche particolare in più nel caso in cui decidesse di fare un passo indietro: "Il successore? Non farei come Pisapia". È solo uno dei passaggi della prima conferenza stampa del sindaco a Palazzo Marino, in Sala Alessi, dopo i mesi di lockdown, promossa dall’associazione Cronisti in Comune anche per dare un segnale di ritorno alla normalità nei rapporti tra primo cittadino e giornalisti, a quattro anni dalla vittoria al ballottaggio e a un anno dalle elezioni comunali del 2021. Sala , alla luce della crisi economica provocata dall’emergenza coronavirus, si dice "molto preoccupato per quello che succederà dopo le vacanze" e conferma le critiche, nonostante le polemiche, sullo smart working, perché teme che lo strumento flessibile del lavoro casalingo si possa tradurre in licenziamenti e riduzioni delle sedi di lavoro. La domanda delle domande, però, è sempre la stessa: Sala si ricandiderà a sindaco alle Comunali del 2021 o no? Il primo cittadino non scioglie il nodo, almeno per ora: "La decisione non dipende da un’analisi delle possibilità che avrei di vincere. Nella mia vita, quando ho voluto una cosa, ho cercato di prenderla lavorando e faticando. Non ho paura".
E ancora: "Arrivo da dieci anni di lavoro durissimo, perché l’Expo è stata un’esperienza devastante dal punto di vista fisico ed emotivo. E ora c’è l’impegno a Palazzo Marino. Il prossimo sindaco deve avere capacità di lavoro e di sacrificio straordinarie, perché sarà ancor più difficile di quando ho cominciato io. Voglio riflettere se ho queste energie. Ma vi giuro che non mi vedo meglio in nessun altro ruolo. Il mio dubbio non nasce dal fatto che immagino di poter fare altre cose. Se penserò di farcela, anche con sondaggi negativi, mi candiderò. Se non mi sentirò in piena forma, sarà giusto che lo faccia qualcun’altro".
Il sindaco , però, fa capire che parte avrebbe, nel caso di passo indietro, sulla scelta del candidato sindaco del centrosinistra: "Nessuna, se non di totale supporto a chiunque, egli o ella fosse, sarà candidato. Non mi sognerei mai di consigliare una persona. Giuliano ha fatto la sua scelta, io non l’avrei fatta". Il sindaco si riferisce a Giuliano Pisapia, che dopo aver rinunciato a ricandidarsi appoggiò Francesca Balzani alle primarie del centrosinistra proprio contro Sala. Il numero uno di Palazzo Marino parla anche della manifestazione di oggi pomeriggio in Piazza Duomo contro la Regione, conferma che non ci andrà e spiega: "Io, nel mio ruolo istituzionale, non sono nelle condizioni di chiedere un commissariamento della sanità lombarda. Ma condivido molte delle critiche rivolte alla Regione. A questo punto bisogna cambiare la gestione sanitaria. E per far questo serve un’analisi di coscienza e un’ammissione degli errori da parte della Regione". Sala , infine, sottolinea che per far quadrare i conti del Comune "mancano 200 milioni di euro", nonostante i sei miliardi promessi al Governo ai Comuni, e dice a Milan e Inter che "se sulle volumetrie per il nuovo San Siro scenderanno a più miti consigli, la Giunta potrebbe giudicare accettabile la loro proposta"".