
La cerimonia con La Russa In memoria del giovane ucciso e di Enrico Pedenovi. E di sera in piazza della Resistenza centrosinistra, Anpi, Aned e associazioni.
"In memoria di Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi vittime dell’odio politico. In nome della pacificazione nazionale", si legge sulla targa che stata installata nel nuovo slargo che prende il loro nome. L’inno, il Tricolore nella bandiera e anche negli arredi, una cerimonia solenne che non ha visto contestazioni né disordini. Ieri mattina, in via Cavallotti, era presente la crème di Fratelli d’Italia: il presidente del Senato Ignazio La Russa, Romano La Russa, Isabella Rauti, Riccardo De Corato, oltre agli esponenti locali. Di "momento storico di ricucitura urbana e sociale", di "pacificazione contro ogni tipo di violenza" si è parlato ieri.
"Ciascuno con le proprie idee e le proprie valutazioni storiche, ciascuno con i propri sentimenti. Ma una storia condivisa e di pacificazione io sono convinto che stia marciando", ha detto Ignazio La Russa. Una piazza fortemente voluta dal partito sestese e dall’associazione Il Tricolore. Di "storia collettiva e non di parte" ha parlato Antonio Lamiranda, assessore all’Urbanistica ieri con la fascia da sindaco. "Una storia spesso travagliata e complessa, come è quella che stiamo ricordando. Da oggi ragazzi e studenti potranno leggere i nomi di Ramelli e Pedenovi sulla targa, approfondire le loro storie, le loro vite spezzate dal terrorismo. Potranno conoscere un pezzo di storia, che tanto ha pesato anche nella nostra città. Perché Sesto, all’epoca Stalingrado d’Italia, ha pagato un prezzo altissimo durante gli anni di piombo. Difficile pensare a momenti alti e ricucire dopo tutta quella scia di morti, di ogni colore politico". Ma indispensabile farlo oggi, conclude Lamiranda. "Oggi non siamo qui per riscrivere la storia. Ma per ricordarne un pezzo, perché la storia non ha nascondigli, non deve averne. Oggi ricordiamo un ragazzo, uno studente che potrebbe essere nostro figlio, massacrato e ucciso per la sola colpa di aver aderito a un’idea politica. Ricordiamo un rappresentante delle istituzioni, un uomo di legge, ucciso per la sola colpa di appartenere a un certo partito politico. Ricordiamo una pagina buia della nostra storia, perché chi venga dopo di noi possa conoscere e non ripetere".
In segno di protesta ieri sera in piazza della Resistenza, centrosinistra, Anpi, Aned e associazioni hanno organizzato un presidio (nella foto) "per ricordare le radici antifasciste di Sesto e per rispondere no alla bieca strumentalizzazione che la destra post fascista sta facendo per quelle morti".