LAURA LANA
Cronaca

“Slargo Ramelli” a Sesto: “Vittima dell’odio politico. Si inaugura tra un mese”

La piazza ricorderà anche Pedenovi, consigliere Msi ucciso da Prima linea. L’assessore Lamiranda rivendica la scelta contestata da opposizione e Anpi

Il rendering del futuro slargo e a Segio Ramelli

Il rendering del futuro slargo e a Segio Ramelli

Sesto San Giovanni (Milano) – Tra un mese esatto, Sesto San Giovanni avrà il suo slargo Ramelli Pedenovi. Nonostante le polemiche, l’appello dell’Anpi e le proposte alternative della sinistra, l’amministrazione ha tirato dritto. “Nell’ambito dei progetti comunali ‘sistema delle piazze’ e ‘luoghi identitari’, sono iniziati i lavori di riqualificazione dello slargo tra le vie Cavallotti e Cadorna – annuncia l’assessore all’Urbanistica Antonio Lamiranda –. Verrà intitolato a Sergio Ramelli ed Enrico Pedenovi, vittime dell’odio politico, con una manifestazione ufficiale alla presenza di numerose autorità locali e nazionali. La Sesto futura è sempre più aperta e inclusiva”.

Se Lamiranda, esponente di FdI, rivendica la nuova intitolazione, il sindaco Roberto Di Stefano si limita a descrivere l’intervento urbanistico, senza citare mai Ramelli e Pedenovi. “Ci sarà un percorso pedonale protetto, un’area verde in quota, la messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali limitrofi, l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’installazione di percorsi tattili per ipovedenti e il rifacimento dell’impianto semaforico”.

Ma anche gli arredi non saranno “neutri”: rossi gli alberi e bianca la pavimentazione drenante per comporre il Tricolore insieme all’erba. “Anche questo è stato studiato”, fa presente Lamiranda. È stato il Circolo tricolore di Sesto nei mesi scorsi a presentare la proposta alla commissione toponomastica di intitolare un luogo pubblico allo studente milanese, 18enne militante del Fronte della gioventù, aggredito da militanti di Avanguardia operaia il 13 marzo 1975 e morto il 29 aprile a causa dei traumi riportati. Esattamente un anno dopo, una banda di Prima linea uccise Pedenovi, avvocato milanese e consigliere provinciale Msi. “A quando una via per Fausto e Iaio?”, chiede l’opposizione all’assessore meloniano. “In passato ho già votato l’intitolazione di un giardino alla partigiana Ceda – replica Lamiranda –, così come al controverso personaggio politico Bettino Craxi. Non ho preclusioni. Cerchiamo di dare identità a luoghi riferibili a fatti storici o personaggi della storia italiana”.

Una spiegazione che non è bastata all’Anpi. “Sarebbe più corretto ricordare tutte le vittime, evitando provocazioni (Sesto è pur sempre medaglia d’oro alla Resistenza) e contrapposizioni fuori dal tempo, che possono solo rinfocolare un nuovo clima di odio e caccia al nemico”. Un’iniziativa che “riporta indietro nel tempo”, l’ha definita l’associazione partigiani, “che non può che vederci contrari”.