LUCA BALZAROTTI
Cronaca

Non solo barrette alla marijuana. La droga che fa paura? Quella legale

L’allarme dei ricercatori: online sostanze sconosciute a prezzi popolari

Un mix di pasticche che può avere anche effetti letali

Milano, 2 settembre 2017 - Siti internet. Negozi online. Eccolo il nuovo mercato dello sballo. Basta un pc. O uno smartphone. Digitare su un motore di ricerca “smart drugs” e il gioco è fatto, senza più bisogno di avventurarsi nei parchetti poco illuminati di una città. Più comodo, sicuro, conveniente.

Sottoquesta etichetta si trovano una miriade di prodotti cosiddetti “smart” (“furbi”, “intelligenti”) che agiscono sul sistema nervoso. Si chiamano così perché formalmente non illegali. Mix di molecole che non sono ancora state decifrate e inserite dal Ministero tra le sostanze stupefacenti vietate. Ma anche semi o erbe. «I nomi? Inutile farli, cambiano di continuo», dichiara Luigi Cervo, responsabile del laboratorio di psicofarmacologia sperimentale dell’Istituto Mario Negri. «Il dramma, da ricercatore e da padre, è che sappiamo poco o nulla di queste nuove sostanze. Il dramma – aggiunge – è che esiste un mercato alimentato da una domanda crescente dove con poche decine di euro è possibile acquistare e persino ricevere a casa questi prodotti. Che non conosciamo, di cui non sappiamo gli effetti».

Al mercato delle “smart drugs” c’è di tutto. Composti a base di erbe, pasticche, polveri. «Sostanze, frutto di sintesi chimiche prodotte in chissà quali laboratori, che l’industria ha scartato per la loro tossicità e che qualcuno ha riportato in pista per l’attività che hanno sul sistema nervoso centrale», dichiara Cervo. «C’è una domanda crescente di sballo in certe situazioni e siamo in presenza di prodotti di cui siamo totalmente ignoranti, a differenza degli studi degli ultimi 20-30 anni che hanno approfondito gli effetti degli stupefacenti classici. A Napoli, ad esempio, si vendeva amnesia: la matrice erbosa, simile alla marijuana, secondo i carabinieri era imbevuta delle sostanze più strane, tra cui acidi».

Difficile prevedere anche gli effetti - devastanti - sul sistema nervoso e cardiocircolatorio: «Credo sia possibile tentare di capire di più perché abbiamo i modelli – è l’appello di Cervo –. I roditori assumono tutte le sostanze di cui l’uomo abusa: quelle in vendita su internet invece non sono state studiate. Abbiamo gli strumenti per valutare: se si tratta di abuso, limitiamo l’utilizzo. Se, invece, una determinata sostanza ha un principio terapeutico efficace autorizziamo la somministrazione sotto controllo di un medico». La ketamina, come anestetico, è un esempio.