ANDREA GIANNI
Cronaca

Smartphone ricondizionati: esposto all’Antitrust contro la piattaforma Refurbed

Federconsumatori Milano chiama in causa il Garante, segnalando una serie di opacità: dalle migliori offerte giudicate ingannevoli a un sistema di recensioni lacunoso

Smartphone (Archivio)

Smartphone (Archivio)

Milano, 17 giugno 2024 – Una donna ha messo nero su bianco che "durante il processo di acquisto di uno smartphone ricondizionato mi sono accorta che la dicitura ‘migliore offerta’ non risponde alla reale migliore offerta".

Un altro cliente ha rilevato una serie di "criticità" e "vizi", tra cui la mancanza di trasparenza sulle condizioni di vendita, a partire dal 2022. Sono segnalazioni finite al centro di un esposto che Federconsumatori Milano ha presentato all’Antitrust, chiedendo un intervento dell’autorità per accertare eventuali "pratiche commerciali scorrette e aggressive" da parte di Refurbed, la piattaforma nata in Austria che mette in contatto venditori e acquirenti di smartphone, computer e altri dispositivi elettronici usati e ricondizionati, seguendo la filosofia di "un mondo più sostenibile".

L’associazione di consumatori legata alla Cgil denuncia una serie di presunte violazioni del Codice del consumo e della normativa a tutela del mercato digitale europeo, chiedendo chiarezza su un mercato in forte espansione, con al centro la vendita di prodotti tecnologici di seconda mano. Le criticità, come raccontato dal Giorno, erano già state segnalate a marzo da Federconsumatori, che aveva scritto alla piattaforma.

E Refurbed aveva respinto le accuse sostenendo che "il nostro obiettivo è continuare a soddisfare le aspettative delle migliaia di clienti che si affidano a noi ogni giorno, riponendo fiducia nella nostra trasparenza ed efficienza". Aveva confermato inoltre "la totale disponibilità a rispondere alle autorità competenti e ai clienti su ogni aspetto del nostro operato". Si era tenuto quindi un incontro fra Federconsumatori Milano e Refurbed. La piattaforma aveva apportato alcune modifiche al sito, ma infine il dialogo si è arenato e non è stato raggiunto un accordo.

Da qui la mossa dell’associazione, presieduta da Carmelo Benenti, che attraverso un esposto ha spostato la questione sul tavolo dell’Antitrust, autorità finita di recente sotto i riflettori per la maxi-multa sul caso Ferragni-Balocco. Tra i problemi sollevati, "l’assenza di indicazione sull’effettiva parte con la quale il consumatore finale stipula il contratto d’acquisto" in quanto "il marketplace non evidenzia a sufficienza il suo ruolo di mero intermediario". Il sistema della recensioni, inoltre, rende "impossibile verificare le performance qualitative di un venditore rispetto all’altro". Poi la "mancanza di una informativa trasparente relativa alle caratteristiche del prodotto", con descrizioni "estremamente omissive", e offerte indicate in maniera ingannevole come "migliori" rispetto ad altre.

Infine c’è la questione sicurezza, con lavatrici che secondo Federconsumatori non rispetterebbero "i requisiti previsti dagli standard internazionali". Rilievi ora al vaglio dell’Antitrust, che dovrà valutare se archiviare l’esposto o intervenire con prescrizioni o sanzioni nei confronti di Refurbed.