
La foto scattata da un satellite mostra chiaramente la nube sopra la Pianura Padana
Milano, 29 gennaio 2020 - L’ordinanza non è ancora pronta, lo sarà oggi, ma il blocco del traffico per domenica dalle 10 alle 18 è confermato, nonostante le previsioni del tempo raccontino che lo smog potrebbe rientrare nei valori consentiti da qui a domenica. L’emergenza, in ogni caso, c’è ancora, perché dal 1° gennaio Milano ha registrato 25 giorni su 27 con il Pm10 oltre i 50 microgrammi per metro cubo, il valore limite. Anche lunedì le centraline dell’Arpa hanno registrato che le pericolose polveri sottili sono arrivato fino a 96 mg/mc. Dato “fuorilegge’’. Risultato: blocco confermato.
Il sindaco Giuseppe Sala ne ha parlato ieri mattina durante un intervento a Radio Deejay: "Le previsioni prevedono un calo dell’inquinamento per domenica? Le previsioni sono sempre un po’ incerte. Qui la situazione è difficile. Ma diciamoci la verità: non è che una giornata di blocco della circolazione, dalle 10 alle 18, cambierà la situazione. Purtroppo affrontare il tema della transizione ambientale è la cosa più frustrante per me. Io sono consapevole che la soluzione sta nel lungo termine: cambi tutti gli autobus, dai modo alla gente di sostituire l’auto, fai nuove metropolitane, finanzi il cambiamento delle caldaie. Ma i cittadini vorrebbero una soluzione diversa subito, domani mattina, perché vedono i loro figli andare a scuola e respirare male". Il pendolo oscilla tra soluzioni tampone e soluzioni di lungo termine. Le prime sono poco efficaci ma immediate, le seconde più efficaci ma troppo in là nel tempo per affrontare l’attuale emergenza. Sala lo sa bene e spiega: "In alcuni casi c’è bisogno anche di questi richiami alla collettività (il blocco domenicale delle auto, ndr ): tutti dobbiamo fare la nostra parte, sapendo che certamente il problema non si risolve così, ma qualcosina farà. Sono io il primo a confessare che servirà un pochettino". Solo un atto simbolico? "Una domenica in cui si cammina e si usa la bicicletta, male non fa". Il sindaco, subito dopo, torna a parlare delle soluzioni di lungo periodo: "A Milano abbiamo ancora 1.300 condomini a gasolio ed è un problema. Ne ho parlato con il ministro dell’Ambiente Costa e gli ho detto: “Se devi fare una cosa per Milano, cambia il modello con cui si finanzia il cambiamento delle caldaie’’. Il Governo versa il 60% dei nuovi impianti con sgravi fiscali in dieci anni. Meglio mettere il 25-30% ma subito".
Il capogruppo della Lega in Comune Alessandro Morelli, intanto, va all’attacco: "La fabbrica di distrazione di massa del sindaco rientra in funzione con l’annuncio del blocco del traffico, come se fosse la soluzione a tutti i mali. Ma poi Sala ammette che come misura servirà “un pochettino”, scaricando come sempre le colpe sullo stile di vita dei cittadini. A Milano manca un piano strategico contro l’inquinamento". Il capogruppo di Forza Italia Fabrizio De Pasquale, infine, osserva: "Gli enti di ricerca (Ispra e Cnr) ammettono che le domeniche senza traffico non eliminano smog e non preservano la salute. Il blocco non può essere imposto solo per “rieducarci” e per imporre “nuovi modelli culturali”".