
Sofia Montagna amante dello sport da sempre. Ora la sua passione sono le maratone
Milano, 21 marzo 2025 – “Un modo per togliere i pensieri negativi dalla testa e trovare nuove idee ed energie”. È così che Sofia Montagna definisce la corsa. Classe 1999, per anni in forza all’Atletica Vigevano e quattro volte campionessa italiana, a causa di alcuni infortuni è stata costretta ad abbandonare l’agonismo, ma non lo sport. Cambiando abitudini, ha scoperto la passione per le maratone: la prima a New York, poi Roma e ora è pronta per la Stramilano. Tutte esperienze che racconterà nel podcast ‘Time to Move’, promosso dall’agenzia viaggi MOVE, disponibile da maggio sul canale YouTube di Move e in versione audio su su Spotify e Apple. Complice la laurea in ‘Comunicazione media e pubblicità’, Sofia ha sviluppato una grande attitudine anche per i social network, diventando una vera influencer: sui suoi profili Instagram e TikTok racconta le sue giornate tra allenamenti, viaggi e tempo libero. Non solo, spesso si mostra in cucina mentre sperimenta nuove ricette. “Attività fisica e corretta alimentazione sono un connubio vincente per uno stile di vita sano, mi piace dare consigli”.

Quando inizia a fare sport?
“Da bambina. A sette, otto anni ho iniziato proprio con la corsa partecipando alle campestri che organizzava la scuola”.
Poi la scoperta dell'atletica.
“Dai tredici ai vent’anni, con l'Atletica Vigevano mi sono dedicata all'eptathlon, ovvero una gara che unisce sette specialità differenti: 100 metri ad ostacoli, salto in alto, lancio del peso, 200 metri, salto in lungo, lancio del giavellotto e 800 metri".
Con ottimi risultati.
“Sono soddisfatta del mio percorso agonistico. Ho vinto quattro titoli italiani giovanili nelle prove multiple e ho vestito più volte la maglia azzurra a livello giovanile".
Poi cos'è successo?
“Durante la mia carriera ho dovuto affrontare diversi infortuni. Sono anche stata operata ai due tendini di Achille e da quel momento sono stata costretta ad allontanarmi dalle gare. Il mio fisico non riusciva più a reggere gli allenamenti necessari per partecipare alle competizioni".
Ma non tutto accade per caso
“Esattamente. Dato che non riuscivo a fare a meno della corsa, mi sono rimessa in pista e nell’ottobre del 2023 ho provato a correre più lentamente ma allungando le distanze".
Com'è andata?
“Molto bene, non sentivo dolore e avevo una buona resistenza. Poi riuscivo ad avere benefici anche mentali. Correre per tanto tempo mi dava la possibilità di staccare con la testa dai soliti pensieri”.
Chilometro dopo chilometro...
“È arrivata la mia prima maratona. Spesso molte persone mi chiedevano se avessi desiderio di provare, ma avevo bisogno di tempo. Però, sapevo già che, prima o poi, l'avrei fatta. Quando mi metto in testa qualcosa..."
Il debutto a New York
“Lo scorso novembre, grazie all'opportunità che mi ha dato Cisalfa e al programma di allenamento – fisico e mentale - del mio preparatore Lorenzo Lotti. L'ho seguito alla lettera e sono riuscita a portare a termine i 42 chilometri. Ho scoperto che la mia testa ha molta più resistenza delle mie gambe e correre è davvero la mia dimensione preferita".

Il momento più bello?
“A parte il traguardo, la gente che ti incita con una passione e una genuinità da metterti i brividi. Ti caricano e ti fanno sentire fiero di quello che stai facendo. Mi ero immaginata molte volte come sarebbe potuto essere correre la maratona di New York, ma non avrei mai pensato che potesse essere così incredibile. Questo lo racconterò molto bene nella puntata del podcast ‘Time to Move’ dove sono protagonista, è stato davvero un momento molto forte che mi ha fatto piacere condividere”.
Settimana scorsa, invece, la maratona di Roma.
“In Italia il tifo è ancora più pazzesco, anche perché molti mi hanno riconosciuta e ho sentito davvero l'affetto di chi mi segue da anni. Poi il percorso nel centro storico di Roma è incredibile, regala grandi emozioni”.
E anche un buon risultato.
“Sei minuti in meno rispetto a New York. Prima di partire, però, ero più agitata perché sapevo cosa mi aspettava, ma durante la corsa ho avuto una maggiore consapevolezza del mio corpo e della mia testa. Nessun momento di black out".

Pronta per la Stramilano?
“Prontissima per i 21 chilometri. Fino all’ultimo sono stata indecisa perché, reduce da una maratona, non volevo sovraccaricare troppo il mio fisico. Ma mi sarebbe dispiaciuto molto non partecipare perché Milano è diventata la mia città e ci saranno tanti amici e supporter che non voglio deludere”.
Come affronta il pre gara?
“Sono piuttosto metodica, ho la mia routine per la sera prima e per la mattina. Una cosa che non manca mai è l'ansia. Più che altro perché ci tengo che vada tutto bene. So quanto mi sono allenata e vorrei raccogliere i frutti del mio impegno".
La parte preferita degli allenamenti?
“Oltre alla corsa, vado in palestra e mi piace. Ma la parte che preferisco sono i lunghi. E’ un allenamento che faccio una volta a settimana perché dura circa tre ore, ma è quello in cui riesco davvero a staccare con la testa”.
Il luogo dove le piace correre?
“Sto ancora studiando i percorsi che offre Milano. Al momento amo correre sul Naviglio Grande. E' vicino a dove abito e poi, dopo un primo tratto, ci si immerge nella natura. Quando faccio i lunghi arrivo quasi fino a Vigevano”.
In che momento della giornata?
“Di solito prima di pranzo, a parte nei mesi estivi quando fa troppo caldo e allora preferisco la mattina presto. L'allenamento dura un'ora e mezza circa. Mentre la domenica mattina mi dedico alle lunghe distanze”.
Qualche consiglio?
“La corsa è uno sport molto democratico. Non servono attrezzature, basta mettersi l'abbigliamento giusto e uscire di casa. Serve essere in forma, ma soprattutto l'impegno mentale. Chi vuole iniziare non deve affannarsi con gli allenamenti, basta essere costanti e fare un po' di più ogni giorno ascoltando il proprio corpo. A un certo punto non se ne potrà più fare a meno”.
Allenamenti e corretta alimentazione
“Vanno di pari passo. Ho sempre mangiato in modo salutare e questo mi ha sempre permesso di avere le giuste energie nello sport. Non ho mai vissuto certe abitudini alimentari come una restrizione. Tra l'altro amo cucinare e mi diverto a sperimentare nuove ricette”.
E poi le condivide sui social
“Esatto, perché sul mio profilo Instagram non parlo solo di allenamenti, corsa e viaggi. Suggerisco piatti sfiziosi e provo a dare qualche consiglio tra colazioni pre gara e merende”
Che rapporto ha con i follower?
“Bellissimo. In tanti mi seguono da anni, mi sostengono e sono sempre pronti a fare il tifo per me. Mi ritengo fortunata perché non è così scontato trovare gentilezza e affetto sui social. Anche per questo cerco sempre di trovare il tempo per rispondere ai loro messaggi”.
Prossimo obiettivo dopo la Stramilano?
“Mi concederò qualche settimana di vacanza e poi ricomincerò ad allenarmi per la maratona di Berlino. Correre è un viaggio dentro sé stessi, a cui non riesci più a rinunciare”.