"Quando mia figlia è nata ero sola. Il padre non l’ha riconosciuta. Avevo un contratto a tempo indeterminato, ma con 1400 euro al mese era difficile". La figlia di Chiara Barchiesi è nata a Cremona, alla 32esima settimana: "Per un anno ha dovuto fare fisioterapia, chiedevo i permessi. Poi sono stata demansionata fino a perdere il lavoro. Avere una figlia non è stata la causa, ma ha inciso: prima che nascesse facevo gli straordinari, dopo non è stato possibile. Non avevo l’appoggio di mia madre, non potevo permettermi la baby-sitter o il nido. Ho fatto una gran fatica, ho chiesto anche aiuto per pagare le bollette". Chiara ora ha un nuovo compagno, un’altra figli, vive a Piacenza. "Nella mia esperienza, il sistema sanitario lombardo è migliore di quello emiliano. Fino ai 14 anni il ticket è gratuito. Se la mia primogenita fosse nata altrove non so quale sarebbe stato l’epilogo. Eppure i bambini dovrebbero essere curati tutti allo stesso modo. Sulla prematurità si tende troppo a minimizzare". Ch.Ev.
Cronaca"Sola con mia figlia senza nessun aiuto. E avevo perso anche il lavoro"