REDAZIONE MILANO

Soldi per le pause “forzate“: stop ai contenziosi

La Lombardia fa da apripista, sanando un problema sfociato in una pioggia di contenziosi nei Tribunali fra trasportatori e aziende...

La Lombardia fa da apripista, sanando un problema sfociato in una pioggia di contenziosi nei Tribunali fra trasportatori e aziende...

La Lombardia fa da apripista, sanando un problema sfociato in una pioggia di contenziosi nei Tribunali fra trasportatori e aziende...

La Lombardia fa da apripista, sanando un problema sfociato in una pioggia di contenziosi nei Tribunali fra trasportatori e aziende private. Una storica "area grigia" nel settore, ossia i "tempi morti" non pagati, dovuti ad esempio alle attese da parte dell’autista alla dogana o per il disbrigo per le pratiche portuali, pause tra carico e scarico. L’intesa pilota fra associazioni di categoria dell’artigianato e Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti Lombardia prevede, tra gli altri punti, un trattamento economico di discontinuità che si traduce in un aumento da 300 fino a 800 euro al mese in busta paga per coprire le pause "forzate" e i periodi di inattività. L’intesa si inserisce nell’ambito del lavoro che ha portato al rinnovo del contratto collettivo nazionale e riguarda 6.068 imprese del trasporto artigiano in Lombardia che occupano 8mila lavoratori. Una misura che punta anche a colmare, offrendo migliori condizioni di lavoro, la carenza di organico stimata a livello nazionale in circa 20mila autotrasportatori. In 10 anni, inoltre, le aziende del settore in Lombardia sono calate del 21%. "L’accordo mette la parola fine a uno storico potenziale di contenzioso tra imprese e personale viaggiante – sottolinea Marco Accornero, segretario dell’Unione Artigiani –. Un contenzioso che per le imprese artigiane del trasporto significava mettere a rischio anche l’esistenza stessa dell’attività. Questa incertezza è sempre stata una sorte di “mina vagante” nei conti dell’impresa pronta ad esplodere, in assenza di una disciplina contrattuale". I sindacati parlano di "un’intesa che rafforza la tutela dei lavoratori, spesso lontani dalle sedi aziendali, e rilancia l’impegno delle organizzazioni sindacali per un futuro più sostenibile e dignitoso nell’autotrasporto". La Lombardia, evidenziano Confartigianato Imprese, Cna - Fita Trasporti, C.L.A.A.I. e Casartigiani, "ancora una volta si conferma apripista, dimostrando di saper operare di concerto per arrivare a un’intesa che non ha precedenti sul territorio nazionale".

Andrea Gianni