ANDREA TELARA
Cronaca

Soluzioni per la mobilità. Quota emissioni e 30 all’ora

Studi e prospettive sull’utilizzo dell’auto in città all’Urban Mobility Council "Il limite di velocità dimunisce la mortalità, ma aumenta l’inquinamento".

Soluzioni per la mobilità. Quota emissioni e 30 all’ora

Le auto elettriche? A Milano resteranno per molti anni una minoranza. A rivelarlo è uno studio realizzato dal Politecnico e presentato ieri in occasione di The Urban Mobility Council, il think tank della mobilità, promosso dal gruppo assicurativo Unipol con la collaborazione e il patrocinio di diverse autorità nazionali ed europee. Partendo dai risultati dello studio, i ricercatori del Politecnico di Milano hanno presentato diverse idee alternative per ridurre le emissioni inquinanti nei centri urbani. Il passaggio all’elettrico incontra infatti diversi ostacoli, legati alla disponibilità delle ricariche ma anche ai costi dei veicoli di nuova generazione. Dunque, anche in presenza di incentivi pubblici, la quota di vetture meneghine che possono essere riconvertire al full electric è stimata oggi nell’ordine del 20-40%, una quota appunto minoritaria.

Cosa fare dunque per abbattere le emissioni di CO2 e di altri agenti come il Pm10 e il monossido di azoto? La soluzione consiste nello stimare la quantità di inquinamento prodotto dalle auto attraverso delle box telematiche installate a bordo del veicolo. "Questa potenzialità tecnica potrebbe aprire le porte a un radicale cambio di paradigma nelle restrizioni all’uso delle automobili", ha detto Sergio Savaresi, direttore del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano. La soluzione proposta è assegnare un “budget“ annuo di emissioni che ogni cittadino può utilizzare con flessibilità, in base alle caratteristiche del veicolo, l’intensità di utilizzo e il suo stile di guida.

Nel suo intervento il governatore Attilio Fontana ha parlato della necessità di un approccio "non ideologico" alla mobilità sostenibile. Il sindaco di Milano, Beppe Sala, si è soffermato sulle strategie del Comune, in particolare le zone a 30 km/h, oggetto anche di uno studio dell’Mit di Boston. L’effetto sulla sicurezza è positivo, con una riduzione stimata di ben il 37% nel numero dei morti sulla strada, come ricordato da Carlo Ratti, direttore del Mit Senseable City Lab. Se applicati su larga scala in una città come Milano, i limiti a 30 all’ora portano inoltre a un lievissimo aumento dei tempi medi di percorrenza, tra 2 e 89 secondi per viaggio. È stato stimato l’effetto sull’inquinamento. In generale, la riduzione della velocità a 30 all’ora porta a un aumento delle emissioni nocive, seppur limitato nell’ordine dell’1,5-2%. Questo perché motori termici sono progettati solitamente per avere la migliore efficienza di consumo intorno ai 70-80 chilometri orari.