LAURA LANA
Cronaca

Sos obesità, troppi sovrappeso L’allarme della Regione e il Bassini vara cure a 360 gradi

I dati forniti dalla statistiche parlano di numeri importanti, diventa urgente intervenire. All’Asst Nord Milano è possibile anche affrontare il percorso di intervento chirurgico. .

di Laura Lana

Sos obesità. L’allarme lo lancia un’indagine del Sistema di sorveglianza sui disturbi del comportamento alimentare in Lombardia e viene raccolto dall’Asst Nord Milano. Secondo l’analisi, il 37,2% degli adulti della regione si trova in una condizione di sovrappeso, mentre il 25,2 % è obeso, soprattutto per quanto riguarda la fascia compresa tra i 45 e i 66 anni. Una situazione a rischio per l’insorgere di diabete mellito di tipo 2, ipertensione arteriosa e malattie cardiovascolari, patologie respiratorie e osteoarticolari. Il problema coinvolge anche bambini e adolescenti: l’8,5% in Lombardia risulta obeso e il 19,3% in sovrappeso. Sabato sarà la Giornata mondiale dell’ obesità, istituita nel 2015 per cercare di invertire una crisi ormai globale. Per la sua riuscita, il trattamento deve essere completo e integrato che coinvolge vari professionisti - nutrizionisti, psicologi e chirurghi – e la cura personalizzata e mirata. All’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo è presente un centro di chirurgia bariatrica. Quando le terapie non chirurgiche per la perdita del peso non sono efficaci o non sono adatte, si ricorre a questi interventi che modificano l’apparato digerente, limitando la quantità di cibo assunta con la dieta o l’assorbimento dei nutrienti. Con il trasferimento dall’ospedale di Sesto San Giovanni al Bassini, il centro ha sviluppato una rilevante casistica. Solo nel 2022, nell’anno di ripartenza post Covid, l’equipe cinesellese ha effettuato 84 interventi di chirurgia bariatrica e 50 interventi di rimodellamento in pazienti operati da almeno due anni e giunti a riduzione stabile del peso. "Per i pazienti obesi specialmente, la laparoscopia presenta alcuni vantaggi rispetto – spiega il dottor Giuseppe Faillace, coordinatore del team -. Ad esempio, la riduzione del rischio di complicanze post-operatorie, un recupero più rapido con tempi di degenza media più brevi e una più rapida ripresa delle attività quotidiane". Il dottor Faillace è responsabile della presa in carico a 360 gradi: dalla selezione dei pazienti alla pianificazione ed esecuzione delle principali procedure con tecniche di chirurgia mini-invasiva. Ma i professionisti coinvolti sono decine. "Gli endocrinologi e i nutrizionisti valutano le esigenze e sviluppano un piano dietetico. Infine, entra nella presa in carico il supporto psicologico per la gestione dell’ansia e dello stress".