Milano – È tutto pronto per l’avvio della rivoluzione della sosta a pagamento in centro e in periferia. Dal Comune annunciano che la prossima settimana saranno posizionati i cartelli stradali per rendere effettive le due novità deliberate dalla Giunta di Palazzo Marino lo scorso 11 luglio.
Il limite delle due ore
La prima: il limite di due ore consecutive di sosta a pagamento in superficie nel centro storico all’interno della Cerchia dei Bastioni dalle 8 alle 19 tutti i giorni della settimana per disincentivare la lunga permanenza delle auto e favorire la rotazione dei posti.
Si paga anche al pomeriggio
La seconda: il prolungamento della sosta a pagamento dalle 13 alle 19 dal lunedì al sabato in tutti gli ambiti esterni alla Cerchia filoviaria della 90-91 per tutelare la sosta dei residenti e limitare quella che viene definita la “sosta inoperosa’’.
Le ricadute
Due novità che avranno ricadute diverse nelle tasche dei milanesi e dei pendolari. Sì, perché il limite orario nel centro storico costringerà gli automobilisti che finora contavano sui posti auto di superficie in centro a pagamento (da 2,5 euro in su all’ora) a utilizzare i parcheggi nei silos sotterranei oppure a non utilizzare più la macchina per entrare nella Cerchia dei Bastioni.
Il prolungamento orario della sosta a pagamento negli ambiti più periferici, invece, si tradurrà in una stangata immediata appena saranno collocati gli appositi cartelli che indicano che bisogna pagare anche dalle 13 alle 19, non solo dalle 8 alle 13 come accade attualmente. Ciò vuol dire che chi vuole parcheggiare in quelle strisce blu dalle 13 alle 19 dovrà pagare 7,2 euro in più al giorno. A meno che rinunci a usare l’auto e si fermi nei parcheggi di interscambio ai confini della città, silos che comunque non sono gratuiti, anzi.
Le motivazioni
Ma perché la Giunta guidata dal sindaco Giuseppe Sala ha deciso di stangare anche chi parcheggi in periferia? L’amministrazione, a luglio, aveva motivato il prolungamento orario della sosta a pagamento extra-cerchia della 90-91 con queste parole, contenute in una nota: "Questa scelta è stata presa per tutelare la sosta dei residenti e limitare quella che viene definita la “sosta inoperosa’’. Le maggiori criticità connesse al traffico in ingresso in città e di scambio tra le differenti aree, infatti, si registrano in quelle zone nelle quali vi è disponibilità di sosta libera. Ciò accade, in particolare, nelle aree prossime alle fermate della metropolitana, delle linee di trasporto pubblico di forza e del servizio ferroviario regionale". Motivazioni a parte, Palazzo Marino si attende dai tre ai quattro milioni di euro in più all’anno dalla rivoluzione della sosta.