PAOLA SEVERINI
Cronaca

Sostegno ai caregiver: tra affetto, paure e l’assenza della politica

Severini Melograni Buongiorno nonna , sono anch’io una moglie caregiver. Mio marito Oscar ha quasi vent’anni più di me e...

Severini Melograni Buongiorno nonna , sono anch’io una moglie caregiver. Mio marito Oscar ha quasi vent’anni più di me e...

Severini Melograni Buongiorno nonna , sono anch’io una moglie caregiver. Mio marito Oscar ha quasi vent’anni più di me e...

Severini Melograni Buongiorno nonna, sono anch’io una moglie caregiver. Mio marito Oscar ha quasi vent’anni più di me e ha l’Alzheimer. Quando ci siamo innamorati io ero molto giovane e lui aveva 45 anni, allora tutto ci sembrava possibile e la differenza di età non l’avevamo presa in considerazione... Non mi lamento, lui è tenero e affettuoso anche se non mi riconosce più, ma mi chiedo: e se io non ci fossi? Non abbiamo avuto figli, chi si occuperebbe di lui? Non ho nemmeno preso in considerazione l’idea di ricoverarlo in una residenza: vive circondato dalle cose che ama, non solo da me. Se come lei scrive, l’Italia sta diventando una Nazione di super vecchi, è possibile che i politici non considerino quella delle malattie neurodegenerative un’emergenza?

Valentina Cara signora moglie “curacaro”, si tratta come lei ha ben scritto di una vera e propria emergenza nazionale, non solo per gli anziani con la patologia di suo marito, rispetto ai quali racconteremo presto (su Oancheno, la domenica mattina alle 10, rai 3) due realtà: il villaggio della Fondazione Roma, nel Lazio e il villaggio Alzheimer in Calabria. Realtà straordinarie ma purtroppo... assai rare! Dobbiamo dire grazie alla Cei e al direttore della pastorale per la salute, monsignor Massimo Angelelli, perché proprio giovedì scorso, in occasione del Giubileo della salute ha riunito tutto il mondo che gravita intorno a questa emergenza (che riguarda anche i giovani... a causa di depressione, disturbi dell’alimentazione, dipendenze di ogni tipo) e ha acceso un faro e ha sollecitato anche i laici impegnati in questa buona battaglia. Insomma, cara Valentina, la salute mentale riguarda tutti noi e tutti noi possiamo collaborare a ricucire questo mondo ferito dove la prima (in assoluto) medicina deve essere la riscoperta delle relazioni e l’affetto. Esattamente la scelta che lei ha fatto nei confronti del compagno della sua vita.

Nonna mail: severini.paola@gmail.com