REDAZIONE MILANO

"Sotto pressione. Palazzo Marino ci deve tutelare"

La Corte dei Conti indaga su operazioni immobiliari a Milano. Il Comune offre assistenza legale gratuita ai dipendenti coinvolti, mentre sindacati chiedono maggiore tutela per i lavoratori tecnici.

La Corte dei Conti indaga su operazioni immobiliari a Milano. Il Comune offre assistenza legale gratuita ai dipendenti coinvolti, mentre sindacati chiedono maggiore tutela per i lavoratori tecnici.

La Corte dei Conti indaga su operazioni immobiliari a Milano. Il Comune offre assistenza legale gratuita ai dipendenti coinvolti, mentre sindacati chiedono maggiore tutela per i lavoratori tecnici.

Il provvedimento della Corte dei Conti, a cui probabilmente ne faranno seguito altri, è una nuova tempesta nelle acque - già agitate - degli uffici di Palazzo Marino. Di fronte alle sollecitazioni dei sindacati, ieri il Comune ha confermato che fornirà assistenza legale gratuita anche di fronte alla magistratura contabile, come sta già avvenendo da quando sono state aperte le inchieste su una serie di operazioni immobiliari che hanno modificato il volto di quartieri cittadini. "Attendiamo che la giustizia faccia il suo corso – spiega Giovanni Molisse (nella foto), segretario milanese della Fp Cgil – e nel frattempo il Comune deve continuare a stare vicino ai lavoratori e tutelarli, perché hanno sempre fatto il loro dovere". Palazzo Marino, quando è esploso l’affaire dell’urbanistica, ha messo infatti a disposizione un elenco di legali disponibili per assistere gli indagati con parcelle rimborsate dall’ente, oltre a uno sportello per l’assistenza psicologica rivolto a tutti i funzionari e gli impiegati degli uffici competenti sull’urbanistica che stanno lavorando da mesi sotto pressione. "Viste le lettere con la quantificazione dei danni indirizzati dalla Corte dei Conti non solo a una dirigente ma a un funzionario e a un ex geometra – aggiunge Stefano Mansi, del sindacato di base Usi – sarebbe il caso che i lavoratori tecnici architetti e geometri dello Sportello Unico per l’Edilizia evitassero d’ora in poi di decidere le qualifiche degli interventi. Tra una ristrutturazione e una nuova costruzione ballano il 70% in più di oneri. Chi se la prende questa responsabilità per 1400 euro netti al mese?".

Andrea Gianni