
Minorenne denunciato dalla polizia. In manette pregiudicato di 29 anni
L’adolescente seduto su una panchina di piazza Gasparri, a due passi da un oratorio e dall’area giochi per bambini. Gli agenti in borghese dell’Investigativa del commissariato Comasina ne osservano i movimenti: sanno che da quelle parti si spaccia, ma non hanno informazioni su minorenni che fanno da “cavallini”. E invece è così: il quindicenne, che per camminare si appoggia a una stampella, si alza e si dirige verso una cantina dello stabile lì di fronte. Torna dopo pochi secondi e scambia qualcosa con un cliente: una dose di hashish. Poco dopo, eccolo insieme a un ventinovenne pregiudicato: i due parlottano, poi l’adulto passa al ragazzino un mazzo di chiavi.
È l’inizio di un’indagine-lampo che si concluderà con l’arresto dell’uomo e con una denuncia a piede libero per la compagna di lui e per due quindicenni, che vivono nel quartiere alla periferia nord di Milano e che sono stati riaffidati ai genitori: il primo è il presunto spacciatore per conto terzi; il secondo era andato lì a comprare e ha reagito al controllo. Primo pomeriggio di venerdì, sono da poco passate le 14.30. I poliziotti guidati dal dirigente Giovanni Giammarrusti sono in piazza Gasparri per un servizio anti-spaccio, inserito in una più ampia attività di controllo del territorio che si estende in tutta l’area di competenza del commissariato e che si concluderà a inizio serata con un centinaio di persone identificate e alcuni esercizi commerciali passati al setaccio con l’Annonaria. Blitz che si susseguono puntuali, se è vero che solo tre giorni prima, martedì pomeriggio, gli uomini dell’Investigativa hanno arrestato per spaccio un ventiquattrenne e una quarantanovenne e sequestrato 800 grammi di hashish e 26mila euro (di cui 21mila nascosti in una confezione di croccantini per cani).
Il quindicenne si muove tra la piazza e i sotterranei del palazzo. Quando gli agenti intervengono, dopo aver assistito alla seconda cessione nel giro di pochi minuti, è in compagnia del coetaneo: entrambi cercano di scappare; quello con la stampella colpisce uno dei poliziotti, provocandogli qualche escoriazione allo zigomo e a una mano. Il ventinovenne fugge in direzione via Teano, ma i poliziotti scoprono in fretta dove abita: a casa c’è la compagna trentunenne, e da una cassettiera in camera da letto spuntano 785 euro in banconote di piccolo taglio. Lui verrà rintracciato in piazza Gasparri in un secondo momento. Poi la perquisizione si sposta nella cantina, intestata a un’altra persona e usata come mini deposito temporaneo: lì gli agenti trovano 94 grammi di marijuana, 40 di hashish e 1,5 di cocaina sistemati su un tavolino, più due bilancini di precisione e coltelli sporchi di stupefacente. Il totale del denaro ammonta a 1.725 euro.
A valle degli accertamenti, il ventinovenne italiano viene arrestato per spaccio e portato a San Vittore, mentre la compagna viene indagata in concorso; il quindicenne con la stampella (e hashish, 40 euro e coltello a serramanico) viene denunciato per spaccio e resistenza, il coetaneo solo per resistenza (e segnalato alla Prefettura per la dose di hashish appena comprata). L’ipotesi degli investigatori è che l’uomo avesse assoldato l’adolescente per fare le consegne in strada, puntando sull’insospettabilità di un incensurato in età da seconda liceo.