Bande di spacciatori che si affrontano nel parco del Roccolo a colpi di mitraglietta e di fucili automatici. È ormai una situazione assolutamente fuori controllo quella che si sta vivendo all’interno del polmone verde appena a ridosso della cava di Casorezzo, nel comune di Busto Garolfo. I residenti hanno paura e stanno raccogliendo firme da mandare in Comune, almeno per mettere telecamere di sicurezza in tutta la zona ed alzare l’asticella dei controlli. "Siamo disperati perché la situazione è scappata di mano - spiega uno dei residenti di via Valseriana, zona a ridosso dei boschi -. La scorsa settimana questi si sparavano e sembrava di essere in guerra. Abbiamo chiamato i carabinieri, è venuto persino un elicottero". Le firme raccolte sono una quarantina, praticamente tutti i residenti delle strade di quella zona a ridosso di Casorezzo.
"Abbiamo chiesto maggiore attenzione all’amministrazione comunale, ma siamo stati quasi dileggiati, come se il problema fosse uno qualunque. Io ho figli ed ho il terrore quando rientrano a casa che possa succedere qualcosa. Viviamo tutti nell’angoscia". Un angoscia che conoscono bene anche i residenti delle strade compresa fra via Etna e via Vulcano, dalla parte opposta sulla strada che porta a Furato. Sulla ciclabile passano in bicicletta e a piedi gli spacciatori dei boschi, la maggior parte pericolosi ed armati. Anche in questo caso si vive malissimo: "Quando scappano dalle loro imboscate qualcuno salta persino il muro di cinta delle case per nascondersi. Qua stanno mettendo tutti le telecamere e gli allarmi perché è diventato pericoloso anche starsene dentro casa".
Una situazione che non è migliorata, nonostante i servizi giornalistici che hanno avuto un eco mediatico a livello nazionale. Eppure i controlli da parte dei carabinieri non sono mancati in questi anni, ma non hanno mai ottenuto l’effetto desiderato, considerando che il numero degli spacciatori invece che diminuire è addirittura aumentato, con conseguenze facilmente immaginabile sul controllo del territorio. Lo smercio di droga è visibile ogni giorno: auto che si fermano lungo la ciclabile o nelle strade sterrate e spacciatori che escono con lo stupefacente. Si può trovare di tutto, dall’erba, alla coca, all’eroina. Qualcuno chiede telecamere, controlli e soprattutto droni per individuare dall’alto i movimenti delle bande.