Milano, 13 gennaio 2020 - Sono tanti, giovanissimi e con rabbia "in corpo". Sono i "nuovi" padroni dello spaccio all’ombra delle Colonne di San Lorenzo: uno stuolo di maghrebini minorenni che venderebbero, stando al racconto dei gestori dei locali della zona nel weekend, non solo "hashish e marijuana" ma anche "cocaina". E non solo: "Sono facili alle risse" riferisce, dietro richiesta di anonimato, il gestore di un noto pub.
Abbiamo visto con i nostri occhi come operano i pusher: se ne contano una dozzina, disposti quasi "militarmente" sia all’ingresso che alla fine delle antiche Colonne. Ce ne stanno altri sotto gli archi della Porta Ticinese Medievale. C’è una netta divisione del "lavoro": chi porta avanti la trattativa non è lo stesso che recupera la dose, nascosta in anfratti disposti lungo il perimetro dell’area. La scarsa illuminazione facilita l’"imbosco". C’è anche chi svolge il ruolo di palo, pronto a segnalare l’arrivo delle forze dell’ordine. «La situazione è sensibilmente peggiorata con la fine dell’estate. La presenza di forze dell’ordine si è diradata e la zona è diventata la terra di nessuno soprattutto dopo una certa ora. Noi ci sentiamo abbandonati", riferisce il gestore notturno. L’ultimo episodio inquietante di dominio pubblico risale alla notte fra il 28 e il 29 dicembre, quando un 25enne, che presentava una vistosa ferita alla testa e varie ecchimosi, è stato soccorso da una pattuglia della Polizia locale in stato di shock. Agli agenti aveva raccontato di essere stato aggredito da un branco di sconosciuti, descritti come nordafricani. Il litigio sarebbe scoppiato in strada per futili motivi e il ragazzo – che era in compagnia di un’amica – sarebbe stato colpito da calci e pugni dai balordi, oltre che da una bottiglia. Un vortice di violenza, anche di natura verbale: la vittima infatti sarebbe stata bersagliata da pesanti insulti omofobi. «Una storia gravissima – commenta chi sta dietro al bancone – il problema della droga qui è annoso e sappiamo che non sarà facile una sua risoluzione. Ma la violenza è inaccettabile".
E dire che proprio le Colonne a maggio dell’anno scorso rientravano nella mappa delle possibili "zone rosse" da marcare stretto. Ma non se ne fece più niente, sebbene la Darsena sia stata inserita nella lista delle "zone particolarmente sensibili" da controllare. "Gira voce nel quartiere che il “boss” della piazza da questa estate sia cambiato e anche gli “spaccini” non siano più gli stessi", riferisce un barista. La geografia umana del posto effettivamente non è più la stessa della primavera di due anni fa. In quell’occasione il titolare di un pub ci aveva riferito che dal 2014 le Colonne erano diventate terra di “conquista” per i senegalesi e ci aveva mostrato anche dei video che documentavano l’attività di spaccio. All’epoca gli arabi erano appostati solo sotto gli archi di Porta Ticinese. Ora gli spacciatori sono solo giovanissimi maghrebini ma "non è che i problemi siano scomparsi. Perché i minorenni cercano di fregare l’acquirente ed è il motivo per cui poi scoppiano le liti. Furti? Non ho le prove. Ma mi capita di accogliere persone che si rifugiano nel mio locale perché vengono inseguite".