NICOLA PALMA
Cronaca

Via Gola bazar dello spaccio di droga sui Navigli: cocaina 24 ore su 24, armi e violenze

Blitz della polizia a Milano, cinque arresti e otto divieti di dimora. Una donna prendeva le ordinazioni da una casa popolare occupata. Dosi pagate dai clienti anche con cuffiette o cellulari rubati

I pusher di via Gola spacciavano 24 ore su 24. Che fosse in strada, sul ponte che corre sopra il Naviglio o nei cortili delle case popolari dopo un sms per accordarsi con il cliente di turno. Nessuna linea gerarchica a governare le dinamiche criminali, anzi una sorta di accordo di mutuo soccorso tra venditori di palline di cocaina. All'alba di martedì, gli agenti dell'Antidroga della Squadra mobile, coordinati dal pm Leonardo Lesti e guidati dal dirigente Alfonso Iadevaia e dal funzionario Massimiliano Mazzali, hanno eseguito tredici misure cautelari firmate dal gip Alberto Carboni, che hanno riguardato dodici cittadini marocchini e un egiziano, tutti con precedenti: in cinque sono finiti in carcere, mentre per altri otto è stato disposto il divieto di dimora a Milano o in Lombardia. Di età compresa tra 21 e 37 anni, sono accusati a vario titolo di spaccio di droga, lesioni, rapina e possesso illegale di arma da fuoco. Tra loro c'è anche una trentunenne marocchina, a cui è stato notificato un divieto di dimora: prendeva le ordinazioni da un appartamento occupato abusivamente nello stabile al civico 23, uno dei più problematici della zona.

Il violento pestaggio

L'indagine è scattata il primo 28 gennaio 2023, dopo il pestaggio subìto da un ventiduenne egiziano in via Barrili: il ragazzo era stato accerchiato da otto nordafricani e colpito con calci, pugni e bastoni di legno, riportando lesioni al volto e un trauma cranico. Gli investigatori di via Fatebenefratelli hanno immediatamente ipotizzato una spedizione punitiva legata allo smercio di stupefacenti e hanno avviato le indagini per risalire ai presunti responsabili. I primi accertamenti con telecamere e celle telefoniche hanno portato a identificare quattro marocchini pregiudicati, tutti di stanza in via Gola.

La piazza di spaccio

Le intercettazioni e le telecamere nascoste hanno aperto agli agenti una finestra su quanto accadeva quotidianamente in zona Navigli. I pusher agli angoli delle strade o nei distributori automatici di cibo e bevande. Le consegne a tutte le ore del giorno e della notte. Gli imboschi nelle fioriere o vicino alle clèr dei negozi per evitare sequestri in caso di blitz delle forze dell'ordine. Centinaia di cessioni documentate con video. Le dosi pagate anche con cuffiette o cellulari appena rubati.

L'arma da fuoco

Dall'ascolto delle conversazioni tra pusher, è emerso che uno di loro era in possesso di un'arma da fuoco, nascosta in un sottotetto. Quando i poliziotti hanno capito che l'uomo si stava muovendo in macchina con l'arma addosso, in una sera di febbraio del 2023, hanno simulato un controllo e gli hanno intimato l'alt in via Montegani. Il conducente ha arrestato la marcia, ma poi è improvvisamente ripartito, creandosi un varco per scappare in auto; gli agenti, sapendo che era armato, hanno anche esploso un paio di colpi, ma il fuggitivo non si è fermato. È stato rintracciato qualche ora dopo in via Pichi, a due passi da via Gola.