
I rilievi della polizia dopo la sparatoria
Milano, 26 serttembre 2019 - Arriva il terzo arresto per l'agguato a Michelangelo Lo Bue, gambizzato in via Arsia a Milano la sera del 24 aprile scorso. In manette è finito Stefano Milotta, 29 anni, ritenuto il "palo-staffetta" dell'aggressione: lui era a bordo dell'auto quando gli altri due complici - già arrestati lo scorso dicembre dai carabinieri - sono entrati in azione e hanno sparato due colpi di pistola contro il 28enne pregiudicato che stava parcheggiato la macchina. Milotta, detto 'Nasone', deve rispondere di lesioni gravi per l'agguato che va inserito in una faida di droga e potere.
L'arrestato è "appartenente ad una famiglia i cui membri, nel loro curriculum - si spiega nella misura cautelare firmata dal gip Guido Salvini - vantano condanne per traffici di droga in seno ad un'organizzazione criminale tra le più 'importanti' che, da oltre trent'anni, opera a Quarto Oggiaro". Tra le altre cose, Milotta è pronipote di "un omonimo" già ferito nel 1981 in un agguato di mafia e poi ucciso 10 anni dopo. A Quarto Oggiaro, chiarisce il giudice, i "soggetti legati" ai Carvelli e ai Milotta continuano "da anni a monopolizzare il controllo di quel territorio".