MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Sparatoria in panetteria, la moglie del fornaio: “Perché colpire così? Ma al ragazzo direi di chiarire tutto”

Il giovane ricercato, successivamente, è stato bloccato dopo una “fuga” di 48 ore. La donna chiede di non puntare il dito, poi spiega: “Vive per i fatti suoi, capita che sparisca”

Mazzi di fiori sono stati depositati davanti alla panetteria dove si è verificata la sparatoria

Mazzi di fiori sono stati depositati davanti alla panetteria dove si è verificata la sparatoria

Milano, 18 febbraio 2025 – “Questa storia mi sembra una follia. Faccio fatica a credere che la ricostruzione sia quella diffusa dai media: perché sparare a due persone, davanti a una testimone, e poi andare via come se nulla fosse, in una strada in cui tutti lo conoscono? Non arriviamo a conclusioni prima che la verità sia stata accertata”.

A parlare è la moglie del gestore della panetteria di piazzale Gambara, dove sabato sera un uomo è stato ucciso a colpi di pistola e un altro è stato ferito. La polizia intanto ha rintracciato ieri poco dopo le 20 il figlio ventunenne del panettiere, rimasto irreperibile per oltre 48 ore, portandolo in Questura per interrogarlo.

Lei è stata in panetteria, sabato?

“Sì. Non è mia abitudine ma quel pomeriggio ero andata insieme a mia figlia e al mio nipotino. Siamo arrivati verso le 17.15 e siamo andati via attorno alle 17.40”.

I due ucraini che poi sono diventati bersagli del killer erano già lì?

“Sì, erano fuori in quel momento ma dentro avevano lasciato le loro cose, stavano mangiando e bevendo. Non c’era tensione, il clima anzi era gioviale. Escludo che ci sia stato un litigio”.

C’era anche il figlio di suo marito?

“No. Mio marito mi ha riferito che suo figlio è arrivato circa mezz’ora dopo la mia uscita e che è andato via prima della sparatoria, uscendo dalla porta principale. Mio marito era andato sul retro a scaldare un pezzo di pizza per i clienti e lì non ha visto il ragazzo, né sul retro e né nel laboratorio adiacente. Quindi, siccome non era neanche più in negozio, poteva essere uscito solo dal portone del condominio”.

E non potrebbe aver sparato?

“Mi sembra una follia. Perché sparare a due persone, davanti a una testimone, andando poi via come se nulla fosse e sapendo comunque di essere ripreso? Perché ci sono telecamere sia nel cortile del condominio e sia sul piazzale. Io vorrei che si aspettasse la conclusione delle indagini prima di puntare il dito. Non mi capacito che possa aver fatto una cosa del genere. Mi sembra davvero assurdo”.

Cosa direbbe, adesso, al ragazzo, se potesse parlargli?

“Di spiegare tutto e di chiarire”.

Che tipo è il ragazzo?

“Vive per i fatti suoi, capita che sparisca. Fa lavoretti saltuari, come idraulico o elettricista”.

Suo marito come sta?

“È sconvolto. Ora sta cercando di riposare ma è troppo preoccupato”.

Lei ha visto anche la donna moldava di 48 anni?

“Sì. È arrivata poco dopo di me in panetteria. Ha abbracciato e baciato i due ucraini, il più grande (Ivan Disar, ndr) in maniera particolarmente affettuosa. Mi domando perché sia andata via quando i suoi amici sono stati colpiti, senza soccorrerli e chiedere aiuto”.