
Gli agenti della Scientifica in via Longarone (Lapresse)
Milano, 4 marzo 2017 - Spari in pieno pomeriggio. Un ragazzo a terra, sull’asfalto del cortile ritagliato tra i palazzoni di via Longarone 18 e via Amoretti a Quarto Oggiaro. Un proiettile lo colpisce a un piede, l’aggressore si dilegua sotto la pioggia.
Sono le 17, pieno giorno. In pochi minuti arrivano ambulanza e polizia: il ferito ha 27 anni, viene trasportato in codice giallo all’ospedale Sacco. Nel frattempo, le Volanti riempiono il cortile e gli agenti rendono off-limits la porzione di asfalto diventata teatro della sparatoria a ridosso di una palazzina coi mattoni a vista. La Scientifica è all’opera. Un angolo non proprio morto, quello dov’è andato in scena l’agguato: al piano terra della palazzina si affaccia un bar, colpito più volte da provvedimenti di chiusura temporanea (interventi in sinergia tra Questura e vigili dell’Annonaria) perché luogo frequentato da pregiudicati. Al civico 18/4, poi, c’è una sede di CasaPound.
La polizia di Stato sta indagando: chi ha sparato, e perché? Sono interrogativi ancora senza risposta. In base a quanto appreso, il ragazzo ferito, G. R., sarebbe un noto habituè della zona, forse un piccolo spacciatore. Italiano, che testimoni dicono di aver visto gravitare ogni giorno o quasi tra le vie Pascarella e Longarone. Il motivo che ha scatenato il Far West potrebbe essere un regolamento di conti o una battaglia per il dominio del territorio. Da capire se il proiettile fosse un semplice avvertimento (il ragazzo non è stato colpito in un punto vitale) o se l’intento dell’aggressore fosse di ferire il giovane in maniera più pesante, senza tuttavia riuscirci.
Il colpo pare essere stato uno solo, andato a segno. La polizia acquisirà i filmati delle telecamere della zona. «Il territorio – afferma Fabio Galesi, presidente del Consiglio di Municipio 8 – è controllato: lo dimostra il fatto che il bar di via Longarone sia stato monitorato periodicamente e chiuso quando necessario, grazie ad Annonaria e Questura». In cortile, tra i palazzoni, diverse persone si sfogano: «Come al solito, per poche mele marce andrà di mezzo tutto il quartiere: qui vivono soprattutto lavoratori, persone perbene, ma, appena capita un fatto di sangue che sarebbe potuto capitare ovunque, Quarto Oggiaro torna nell’occhio del ciclone». A tal proposito, mercoledì 15 alle 18 si terrà a Villa Scheibler la riunione periodica tra i cittadini e il dirigente del commissariato di Quarto Oggiaro, il vicequestore aggiunto Antonio D’Urso. All’ordine del giorno, come sempre: il punto della situazione, gli interventi effettuati e la raccolta delle segnalazioni degli abitanti.