Il trapper Shiva e la sparatoria a Settimo Milanese, due giovani gambizzati: chiesti 7 anni di carcere

Le accuse sono tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco ed esplosioni pericolose. Il 24enne: “Mi sono solo difeso, non volevo uccidere”

Il trapper Shiva, accusato di tentato omicidio a Settimo Milanese

Il trapper Shiva, accusato di tentato omicidio a Settimo Milanese

Milano – Sette anni di carcere. E' la richiesta pronunciata dalla procura di Milano per Andrea Arrigoni, in arte Shiva, il trapper di 24 anni arrestato lo scorso ottobre dalla polizia di Milano per i reati di tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco ed esplosioni pericolose per la sparatoria avvenuta in via Cusago, a Settimo Milanese, la sera dell'11 luglio del 2023, nel corso della quale due giovani milanesi (lottatori di arti marziali e vicini al trapper Rondo Da Sosa) erano stati gambizzati.

Nel processo, con rito abbreviato, il giovane si è difeso e nelle dichiarazioni spontanee: "Ha ricostruito la sua carriera, si è detto dispiaciuto, ma ha ribadito di essersi difeso da una brutale aggressione e di non aver mai avuto intenzione di uccidere" spiega il difensore Daniele Barelli. Nella prossima udienza in programma il 3 luglio la parola passerà alla difesa, mentre il 10 luglio è attesa la sentenza di primo grado. 

A fine febbraio scorso, il gip Stefania Donadeo, su richiesta degli avvocati Daniele Barelli e Marco Campora, aveva concesso i domiciliari a Shiva. Il 24enne è anche indagato dalla Procura di Ascoli Piceno, insieme con altri cinque giovani, per una rissa scoppiata a San Benedetto del Tronto la notte del 30 agosto scorso. Di recente il giudice di Ascoli ha attenuato la misura cautelare dei domiciliari con l'obbligo di dimora.