
Il blog di Adriano Celentano
Milano, 10 aprile 2015 - "Ciao Governo...", così si intitola un post di Adriano Celentano sul suo blog, in cui si rivolge direttamente all'esecutivo, esponendo le proprie riflessioni sulla strage al tribunale di Milano. «È come se improvvisamente fossi inghiottito da un desolante 'STATO di abbandono e non so più chi sei, cosa fai e perché sei lì dove sei ADESSO».
«Ciao GOVERNO, scusa se ti rompo, è che non so con chi parlare, forse non te l'hanno detto: ma ieri - scrive Celentano - un signore è entrato nel tribunale di Milano e ha ucciso tre persone, più due feriti di cui uno in modo grave. Ma perché l'avete fatto entrare?!? È pericoloso lasciare la porta aperta senza che ci sia, non dico una guardia, sarebbe troppo, ma almeno un portinaio che ricordi a tutti quelli armati che possono sì entrare, ma senza uccidere. E invece guarda cos'è successo. Tu non hai idea di come io mi senta in questo momento. È come se improvvisamente fossi inghiottito da un desolante 'STATO di abbandono e non so più chi sei, cosa fai e perché sei lì dove sei ADESSO. Non pretendo che tu mi difenda, in fondo non sono che un cittadino, lo so, ma almeno avvisami quando inviti qualcuno che vuole uccidere la gente». «Forse - insiste il cantante - lo sbaglio è di esserti concentrato troppo sulla velocità per risolvere una crisi impossibile e non aver, invece, subito pensato a un centro di accoglienza per gli ASSASSINI che ormai si confondono coi cittadini. A cosa serve il progresso se poi ti uccidono?».