FEDERICA PACELLA
Cronaca

Come si vive in Lombardia? Spicca il benessere economico ma l’aspettativa di vita è in lieve calo

A causa della pandemia, la speranza alla nascita è scesa a 83,2 anni: meno 0,4 rispetto al 2019. Tuttavia quasi tutti i parametri relativi alla salute sono migliori della media nazionale

er quanto riguarda l’ambiente le province lombarde sono in classe bassa per aree protette verde urbano e fonti rinnovabili

Milano – La premessa, positiva, è che le province lombarde nel loro complesso hanno livelli di benessere relativo più alti rispetto ai territori del Nord-Ovest e del resto d’Italia. D’altra parte, però, entrando nel dettaglio degli indicatori specifici, si rilevano diseguaglianze fra i territori in alcuni casi anche particolarmente importanti, in un quadro che vede province a più velocità sul fronte del benessere sociale ed economico, con Cremona e Mantova che si collocano più frequentemente sui livelli di benessere relativo basso e medio-basso, nonché Bergamo che presenta i maggiori squilibri al proprio interno.

Una fotografia a luci e ombre quella che arriva dal Report BesT regionale, elaborato dall’Istat sulla base di 70 indicatori. Nell’ambito della salute, si segnalano livelli di benessere migliori della media italiana, fatta eccezione per la mortalità da demenza e malattie del sistema nervoso per gli over 65 che assume il valore più alto a Bergamo (61,1 per 10mila; 17,6 in più della media lombarda e 25,4 in più della media-Italia). Nel 2022 la speranza di vita alla nascita in Lombardia (83,2 anni) è inferiore di 0,4 anni rispetto al livello regionale del 2019 perché non è stato del tutto recuperato il calo causato dalla pandemia da Covid. Tra le province, il peggioramento più accentuato è a Lodi, dove nel 2022 si registra una speranza di vita alla nascita più bassa di 1,2 anni rispetto al 2019.

Se i dati sul benessere economico sono tendenzialmente positivi, gli indicatori territoriali disponibili nel campo delle relazioni sociali mostrano profonde differenze: la regione si caratterizza per una minore diffusione di organizzazioni non profit in rapporto alla popolazione e una maggiore quota di scuole accessibili.

Luci e ombre anche nell’ambito di politica e istituzioni: la quota di donne elette nelle Amministrazioni comunali lombarde (34,2 per cento nel 2022) supera di 1,2 punti percentuali la media-Italia; mentre resta bassa la partecipazione dei giovani con solo il 26,3% degli amministratori comunali della Lombardia sotto i quarant’anni.

Sovraffollamento nelle carceri e ambiente restano ancora da migliorare: il primo raggiunge valori di gran lunga più alti che nel resto di Italia (+22,5 punti percentuali), soprattutto nelle province di Bergamo (168%) e Como (167,3%); per quanto riguarda l’ambiente, le province lombarde sono in classe bassa, in particolare per l’incidenza delle aree protette, la disponibilità di verde urbano e la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabile.