
di Barbara Calderola
Sempre più poveri anche nella ricca Cernusco. La sacca degli invisibili cresce ai margini della città più “in” della Martesana. C’è chi ha perso il lavoro e chi non ne ha mai avuto uno vero e si arrangia con mille espedienti, in un anno e mezzo le famiglie senza mezzi sono raddoppiate: oggi sono 160 – cinquecento persone – a fare la spesa con la tessera a punti alla Bottega della solidarietà della Caritas inaugurata dall’arcivescovo Mario Delpini nel giugno 2021. Al debutto erano 80.
"Mai visto niente del genere", dicono i volontari e ora arriva la bomba del gas. "Non abbiamo sufficienti mezzi per reggere l’onda d’urto. Speriamo in un aiuto del governo", spiega Lorenzo Guzzi, alla guida dell’emporio. Qui c’è un mondo che ogni giorno si muove fra speranze e il duro scontro con la realtà: "In fila per gli aiuti ci sono sempre più italiani, è finito il tempo dello stereotipo degli extracomunitari".
Al supermercato degli ultimi, spesso scivolati nelle secche della crisi economica dopo quella sanitaria, si fa anche sostenibilità. "Recuperiamo frutta, verdura, 7 o 8 cassette a settimana, e pane dalle mense delle scuole e li restituiamo a chi ha bisogno: senza questo progetto il cibo andrebbe buttato". Qui si arriva su indicazione del Centro d’ascolto e con un Isee sotto i 6mila euro, la logica è quella del turn-over, "lasciare il posto ad altri, una volta rimessi in sesto". Un tutor si occupa di studiare un progetto personalizzato di rinascita "con due pilastri – sottolinea Guzzi – il lavoro e la casa. Spesso partiamo da tirocini formativi che rimettono in circolo l’energia, il bandolo della matassa di chi deve riannodare tutti i fili della propria vita". Senza una mano tesa, però, sarebbe impossibile.
"Avremmo bisogno che le istituzioni facessero da garante: in queste condizioni è difficile che i padroni di casa concedano alloggi in affitto. L’emergenza abitativa è in cima alla lista delle nostre preoccupazioni". E ora c’è anche la crisi energetica. "Possiamo tamponare all’inizio, ma pagare la prima rata della bolletta non risolverà il problema: servono risorse importanti che solo un intervento centrale può mettere a disposizione". Esattamente come sull’Sos alimentare durante la pandemia. "Rischiamo che l’esercito di chi non ha nulla già così numeroso si ampli ancora di più e non è giusto".
Per donazioni alla Bottega si può utilizzare l’Iban IT60J0845332880000000026773.