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Stadio di San Siro, Inter e Milan hanno presentato al Comune di Milano la proposta di acquisto: cosa succede ora

L’obiettivo delle squadre è completare l’acquisizione entro luglio 2025: “Poi faremo uno stadio all’avanguardia e sostenibile, un esempio a livello internazionale”

Il rendering prodotto da Milan e Inter nel 2022 che mostra il nuovo stadio a San Siro e il Meazza in buona parte demolito per lasciare spazio a negozi e verde pubblico

Il rendering prodotto da Milan e Inter nel 2022 che mostra il nuovo stadio a San Siro e il Meazza in buona parte demolito per lasciare spazio a negozi e verde pubblico

Milano – Un pazzo avanti fondamentale per la soluzione della questione Meazza. Martedì 11 marzo il Comune di Milano ha ricevuto da Inter e Milan l’offerta di acquisto dello stadio di San Siro e dell’area di riferimento, nonché il Documento di fattibilità delle alternative progettuali. L’amministrazione comunale esaminerà la documentazione depositata per poi proseguire il procedimento amministrativo.

“Le squadre ci consegnano un documento comune, noi procediamo a un bando pubblico, rapido, di una trentina di giorni, poi possiamo andare a trattativa diretta con i club per rifinire i rapporti”, ha detto in giornata il sindaco Giuseppe Sala.

Nei prossimi mesi, spiegano Inter e Milano, “i due Club si confronteranno con l’amministrazione Comunale per condividere e approfondire i dettagli e gli elementi distintivi della proposta, con l’obiettivo di completare la procedura di acquisizione entro il mese di luglio 2025”.

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Il documento contiene anche l’ipotesi di fattibilità progettuale per la realizzazione di “uno stadio all’avanguardia, inserito in un progetto di rigenerazione urbana, nel segno di innovazione, sostenibilità e accessibilità. Una proposta elaborata dai migliori professionisti e esperti del settore, frutto della visione strategica delle proprietà dei due Club, che pone le basi per l’attuazione di un’opera che rappresenterà un benchmark a livello internazionale e porterà rilevanti benefici alla città di Milano e ai milanesi”.