Milano, 24 marzo 2025 – "È un atto dovuto”. Così il sindaco Beppe Sala definisce il fascicolo aperto dalla Procura di Milano sulla vendita di San Siro e delle aree ai club da parte del Comune. "Stiamo parlando di un modello 45, che vuol dire il registro degli atti non costituenti notizie di reato", ha specificato Sala a margine della premiazione delle botteghe storiche.

L’esposto e l’indagine
Nel fascicolo, coordinato dal pool guidato dall'aggiunta Tiziana Siciliano che si occupa dei reati contro la pubblica amministrazione, si intende verificare se con la vendita di stadio e aree limitrofe ci siano o meno danni per le casse pubbliche. In procura a febbraio è stato presentato un esposto, partendo dalla vicenda dei carotaggi abusivi, da parte del comitato Sì Meazza, presieduto da Luigi Corbani.

"La Procura quando dei cittadini fanno una denuncia apre un fascicolo e poi decide come classificarlo - ha aggiunto -. Il fatto che l'abbiano classificato come modello 45 è già un passo avanti". Il punto su cui si concentra il fascicolo è il prezzo a cui verrà venduto lo stadio e le aree stabilito dalla Agenzia delle Entrate. "La valutazione l'abbiamo fatta fare all'Agenzia delle Entrate; quindi a un organismo dello Stato - ha spiegato Sala -. Non so a chi meglio avremmo potuto farla fare, dovevamo chiedere alla Nasa? Oggettivamente più dell'Agenzia delle Entrate non c'è nessuno titolato".
E ancora: “Rispetto alla possibilità che col denaro pubblico si contribuisca alle spese per la ristrutturazione e demolizione di San Siro, da zero a cento, è pari a zero. Non c’è alcuna possibilità. È solo un’illazione”. sul tema delle bonifiche il sindaco ha precisato che “nessuno sa cosa bisognerà fare e nessuno ha fatto carotaggi. Però ogni volta che si cede un’area va verificato di cosa si parla, oggi noi non lo sappiamo. Credo che chiederemo un incontro con Corte dei conti e procura e credo che sarebbe utile anche l’Agenzia delle Entrate”. Sala ha poi confermato che il bando previsto a breve per verificare l’esistenza di altri soggetti interessati sarà pubblicato a breve. “La notizia (dell’indagine, ndr) è stata fatta uscire da chi ha presentato la denuncia, sapendo che stavamo per uscire col bando. È il partito virtuale dei signori del no, ma con me con vinceranno”.
Il sostegno dei milanesi
Poi a chi gli chiede se sente il sostegno dei milanesi, Sala risponde “Assolutamente sì”. "Questo lo vedo andando in giro, io non me la racconto mai, anzi ci sono molti milanesi che capiscono che c'è questo vento della destra unito a tempi che sono difficili e che mi chiedono di tenere duro e di resistere, ed è scontato che io lo farò fino alla fine".
A chi gli ha chiesto se si sente sotto attaccato ha risposto di no, "chi fa il mio mestiere, chi fa politica non è sotto attacco: Meloni non è sotto attacco, Schlein non è sotto attacco, oggi fare politica vuol dire gestire certe situazioni". In funzione della mia età, della mia esperienza e del mio carattere - ha proseguito - vado avanti e non mi faccio condizionare". "Penso che i cittadini dovrebbero essere contenti di avere un sindaco democraticamente eletto che fa le cose di testa sua, senza condizionamenti da parte di nessuno", ha concluso.
Fontana: si sta rischiando di bloccare tutto
Su San Siro "cerchiamo di trovare una soluzione punto e basta perché qui mi sembra che si stia rischiando di bloccare tutto quello di cui questa città ha bisogno": così il presidente della Regione, Attilio Fontana, a margine di un incontro in Regione sulla dote scuola, in merito all'inchiesta conoscitiva della Procura sulla vendita dello stadio Meazza e delle aree limitrofe da parte del Comune, inchiesta che arriva dopo quelle sull'urbanistica, con il conseguente blocco dei cantieri.