
Milano è la capitale degli stage
Milano, 26 giugno 2019 – Provengono da tutta Italia, sono costretti a districarsi tra stage gratuiti o sottopagati e hanno un’età media sempre più alta. È l’identikit del tirocinante a Milano, città che si conferma capitale italiana delle esperienze formative secondo quanto emerge da una ricerca promossa da Repubblica degli Stagisti e Comune e presentata ieri all’Acquario Civico nell’ambito di “Best Stage 2019”. Il monitoraggio ha raccolto i dati forniti dai principali atenei milanesi (Statale, Cattolica, Bocconi, Politecnico e Iulm), imprese e agenzie per il lavoro: con oltre 30mila tirocini sottoscritti nell’ultimo anno di ricerca il capoluogo lombardo si mostra “terreno fertile” per laureati e post-diplomati in cerca di un’esperienza sul campo nella delicata fase di passaggio al mondo del lavoro.
In un anno sono stati attivati circa 14mila stage curricolari da università e scuole professionali mentre quasi 17mila sono quelli avviati in azienda al di fuori dei percorsi formativi. Le differenze maggiori si riscontrano sul fronte anagrafico: il 15% degli stagisti extra formativi ha più di 35 anni, il 37% ha tra i 20 e i 25 anni, il 35% tra i 26 e i 35; al contrario oltre il 70% degli stagisti curricolari è costituito da under 25: «Dal 2012 abbiamo avviato un monitoraggio che segnala dati positivi e criticità – commenta Cristina Tajani, assessore alle Politiche per il Lavoro del Comune di Milano – .È necessario che la centralità dell’esperienza formativa e dell’inserimento diventino patrimonio collettivo del sistema città». Se da un lato gli stagisti costituiscono una risorsa per l’economia del territorio, dall’altro la vita a Milano costa caro soprattutto per i lavoratori “fuori sede”: circa un terzo deve sostenere le spese di vitto e alloggio durante lo stage, spesso grazie al contributo delle famiglie.
Nonostante l’innalzamento delle indennità minime per gli stage extracurricolari a 500 euro al mese, previsto da una legge regionale dello scorso anno, le risorse restano insufficienti: «Ancora oggi chi svolge uno stage curricolare non ottiene indennità mentre chi opera all’interno di enti pubblici riceve rimborsi spese per non più di 300 euro al mese», spiega la curatrice della ricerca, Eleonora Voltolina, fondatrice de La Repubblica degli Stagisti. Un’altra criticità riguarda le prospettive future dei tirocinanti, che viene monitorata da pochi istituti, tra cui Afol - Agenzia Metropolitana per la formazione, l’orientamento e il lavoro: «Tracciare il percorso è semplice, basterebbe incrociare il codice fiscale degli stagisti con i dati delle comunicazioni obbligatorie» spiega Maurizio Del Conte, docente di Diritto del Lavoro all’Università Bocconi ed ex direttore di Anpal.