NICOLA PALMA
Cronaca

“Non leggi i miei sms, ma io voglio vederti”: stalker arrestata a Milano dopo quattro anni di pedinamenti

Negoziante 54enne chiama i carabinieri per bloccare la donna, un’impiegata 45enne di Bergamo. Nel 2022 era stata denunciata, poi erano arrivati il divieto di avvicinamento e il braccialetto elettronico

La donna non si arrendeva, nemmeno dopo le denunce

La donna non si arrendeva, nemmeno dopo le denunce

Milano – “Ma settimana prossima non possiamo andare tre giorni in Svizzera... lunedì prendo ferie". "E anche in settimana vorrei vederti. Posso venire a trovarti o vieni tu da me?". "Amore, ci vediamo stasera e domani pome e sera?". "Non leggi i miei sms, non vuoi contatti telefonici e quindi ci vediamo quando te la senti. Ok? Kiss". "Ma quando ci vediamo? Volevo sentirti...". Una raffica impressionante di messaggi Whatsapp. Almeno 10-15 al giorno. Tutti senza risposta. Sì, perché il destinatario, un cinquantaquattrenne titolare di un negozio in zona Buonarroti, ha denunciato più volte la mittente, senza riuscire però a mettere fine una volta per tutte a un incubo che dura da quattro anni. Non sono bastati né un divieto di avvicinamento né il braccialetto elettronico. Appena le misure di prevenzione sono state revocate, la stalker E.L., impiegata amministrativa di 45 anni residente in provincia di Bergamo, ha ricominciato a tormentarlo come se niente fosse.

Tre giorni fa, è andata in scena l’ultima puntata della spiacevole telenovela, che agli appassionati di serie tv ricorderà la trama di "Baby Reindeer": la donna è stata arrestata per atti persecutori dai carabinieri del Nucleo Radiomobile, che l’hanno bloccata in via Tiziano mentre stava cercando di allontanarsi in macchina.

Ore 15.15 di sabato, Matteo (nome di fantasia) chiama il 112 per segnalare la presenza di una donna che "lo perseguita da anni con continui appostamenti e incessanti pedinamenti". Quando E. capisce che stanno arrivando le forze dell’ordine, corre verso la Mini Cooper parcheggiata a un centinaio di distanza e prova ad andarsene, ma fa poca strada: altri equipaggi dell’Arma ne bloccano la marcia.

In caserma, il cinquantaquattrenne squaderna il suo calvario, alternando parole e lacrime: racconta di aver conosciuto quella donna nel 2020, quando era la fidanzata di un amico. La persecuzione inizia sin dai primi giorni, nonostante lei all’epoca abbia un compagno. Dopo circa un anno, l’uomo decide di sporgere denuncia in commissariato. E la querela, integrata da altre simili, porta nel maggio del 2022 a un primo provvedimento restrittivo: divieto di avvicinamento. Non è sufficiente: E. continua. Nel settembre del 2023, la misura viene aggravata con l’applicazione del braccialetto elettronico. Ad aprile 2024, Matteo riceve comunicazione della disattivazione del dispositivo di controllo: "Nella stessa settimana – mette a verbale – il mio legale mi informava che si concludeva la richiesta di risarcimento emessa nei miei confronti per il danno subìto: ricevevo una ricompensa pari a 20mila euro". Finita? Nient’affatto.

"Dopo neanche ventiquattro ore dalla rimozione del braccialetto elettronico – continua Matteo –, iniziava nuovamente con i suoi comportamenti indisponenti e gli atti persecutori nei miei confronti". Il tormento ha giorni e orari precisi: "Tutti i lunedì pomeriggio, data la chiusura della mia attività e al termine della sua giornata lavorativa che avviene alle 17, suona insistentemente al citofono ( dell’abitazione in zona Loreto, ndr), pretendendo di parlare". E gli altri giorni? "Alle 17.30, dal martedì al sabato di ogni settimana, la donna puntualmente si presenta presso la mia attività e, nonostante il mio netto rifiuto, accede all’interno del negozio e a tutti i costi chiede di intrattenersi con me: si dichiara follemente innamorata di me, manifestando la chiara volontà di intraprendere una relazione sentimentale".

Non bastano le chiamate senza risposta, il numero bloccato, i messaggi nel vuoto su TikTok. Matteo cerca di resistere, ma venerdì chiede aiuto al 112, generando l’intervento dei carabinieri che si concluderà con l’arresto in flagranza della quarantacinquenne, d’intesa con il pm di turno Rossella Incardona. "A seguito della sua condotta aggressiva e violenta nei miei confronti – chiosa l’uomo –, ho subìto notevoli cambiamenti del mio stato d’animo, con la presenza di momenti d’ansia e nottate di insonnia, che di fatto hanno compromesso la mia serenità e il mio equilibrio psicologico". Il cinquantaquattrenne ha indicato pure i nomi di due commercianti della zona che sono a conoscenza di quanto accaduto e che gli segnalano la presenza della donna.