Milano – La persecuzione andava avanti da un paio di mesi. Le continue richieste di cibo e indumenti. I blitz sotto casa. Fino all'incendio della porta dell'abitazione. Lo stalker, un trentanovenne ucraino, è stato arrestato in flagranza in via Adriano nella tarda serata di mercoledì 13 novembre dagli agenti dell'Ufficio prevenzione generale della Questura con l'accusa di stalking nei confronti di una connazionale.
L'escalation di richieste
Stando a quanto ricostruito, la vicenda parte in estate, quando la donna asseconda alcune richieste di aiuto dell'uomo, senza fissa dimora, e gli dona cibo, capi d'abbigliamento usati e una sim per il telefono. Col passare dei giorni, le richieste del trentanovenne si fanno sempre più pressanti: entra più volte nel condominio dove la quarantatreenne vive col marito, bussa insistentemente alla porta per chiedere altri indumenti come una giacca e un paio di scarpe. A quel punto, la coppia segnala i comportamenti molesti alla polizia; e l'11 ottobre scatta la misura preventiva dell'ammonimento del questore, che viene adottata prima che venga formalizzata una denuncia nei confronti di un presunto stalker.
Le manette
La persecuzione non si ferma. Anzi, mercoledì sera, poco prima delle 22, il marito della donna nota l'uomo dalla finestra di casa. Pochi minuti dopo, si accorge che il trentanovenne sta cercando di dare fuoco alla porta dell'abitazione. Scatta la richiesta al 112, che genera l'intervento di vigili del fuoco e polizia. I pompieri spengono il principio d'incendio, mentre gli agenti delle Volanti bloccano l'ucraino, portandolo a San Vittore con l'accusa di atti persecutori; addosso gli sono stati trovati un accendino e un guanto in lattice.