MASSIMILIANO SAGGESE
Cronaca

Caos Star Mobility, la protesta: “Almeno il 50% di corse saltate. Paghi in anticipo? Niente rimborsi”

Noviglio, continui disagi per la linea Z516 da e per Milano Famagosta. Insorge la madre di tre studenti: “Sborsati 2.350 euro annui, ma spesso ci tocca recuperare i figli con l’auto...”

Emanuela Barenghi madre di tre studenti titolari di due abbonamenti annuali Atm e un abbonamento mensile Trenord

Emanuela Barenghi madre di tre studenti titolari di due abbonamenti annuali Atm e un abbonamento mensile Trenord

Noviglio (Milano) – La protesta di Emanuela Barenghi, residente a Noviglio e mamma di tre studenti - titolari di 2 abbonamenti annuali ATM MI1-MI5 e abbonamento mensile Trenord - “io viaggio ovunque in Lombardia”, il tutto pagato anticipatamente per 2.350 euro annui per essere serviti esclusivamente dalla linea Star Mobility Z516 da e per Milano Famagosta. Racconta che da settembre 2024 la situazione, già precaria, è divenuta insostenibile.

“Sono almeno il 50% le corse saltate e chi paga in anticipo non ha diritto al rimborso. Corse saltate in orari di massima affluenza e conseguenti ripercussioni sulle corse successive, sulle quali non sempre è possibile salire per raggiungimento della capienza massima consentita al mezzo - racconta Emanuela Barenghi -. Ogni sera la società Star Mobility invia mail agli utenti registrati indicando le “corse non garantite” per il giorno successivo, dando il prezioso suggerimento “ti consigliamo di pianificare il tuo viaggio tenendo conto di queste variazioni”. In effetti da gennaio a oggi le corse saltate sono oltre un centinaio a riprova che chi gestisce il servizio non lo rispetta. “Lo scorso venerdì la suddetta mail è arrivata il giorno stesso alle 11.49 segnalando la bellezza di oltre 70 corse non garantite, tra le quali quelle della mattina stessa a partire dalle 6.44”. Due giorni prima ancora forti disagi.

Uno dei miei figli aspettava la corsa Z516 da Milano Famagosta delle 18.35 (in teoria garantita) e non c’era, non è potuto salire su quella successiva delle 18.50 perché il mezzo aveva superato la capienza consentita. Siamo dovuti andare a recuperarlo in auto come svariate altre volte”.

I disagi si susseguono giorno dopo giorno con una serie infinita di corse tagliate. La cittadina di Basiglio ha anche scritto una lettera agli enti, all’agenzia del Tpl e alla società di trasporti, senza ricevere alcuna risposta. “Non siamo degli avvocati e quindi le poniamo una domanda - scrive la donna - se un soggetto si fa pagare anticipatamente, senza possibilità di rimborsi, per un servizio che sa di non essere in grado di offrire, non si configura un reato di truffa?” E su change.org da ieri è presente una petizione per chiedere un intervento urgente per un adeguato servizio di trasporto pubblico locale e in particolare della linea Z516 e nell’area del sud Milano. Petizione firmata da oltre 260 pendolari in poche ore.