Milano, 19 agosto 2019 - Si chiama Startup Africa Roadtrip e aiuta le giovani imprese nei paesi dell’Africa dell’est. Il progetto no-for-profit promosso dall’associazione TechGarage capitanato da giovani italiani è nato nel 2017 e organizza percorsi di training per startup e progetti d’impresa mettendo in contatto gli ambienti imprenditoriali italiani con quelli dei paesi africani. Arrivata alla sua terza edizione, quest’anno, il progetto è sbarcato a Kampala, capitale dell’Uganda. «Con un’età media di 15 anni, l’Uganda è uno dei Paesi più giovani dell’intero continente africano – spiega Andrea Censoni, Senior Analyst per la società milanese dPixel e Co-Fondatore del progetto –. C’è una spiccata propensione all’imprenditorialità, in un contesto predominato da economia informale». La città con i suoi 16 tech hub tra incubatori, acceleratori, spazi di co-working e poli universitari è una delle protagoniste dell’ondata di innovazione che si sta diffondendo in tutta l’Africa orientale. Il gruppo italiano è composto da esperti di startup e specialisti del digitale.
«La raccolta complessiva di investimenti da parte delle startup ugandesi sfortunatamente si è fermata a 2 milioni di dollari – continua Censoni –. Come abbiamo riscontrato fin dalla prima edizione del progetto nel 2017, l’ostacolo più grande per le nuove imprese locali è dato dalla difficoltà di acquisizione delle competenze specifiche, cosa che contribuisce a rendere i progetti poco attrattivi per capitali e investitori. Con Startup Africa Roadtrip vogliamo aiutare a colmare questo gap fornendo agli aspiranti startupper gli strumenti necessari per ridurre al minimo il rischio di fallimento, migliorare l’investment readiness dei loro progetti e far così crescere il loro business generando un impatto positivo sull’economia locale». Il progetto si basa su un vero e proprio bootcamp dove 15 team ugandesi selezionati hanno avuto la possibilità di accedere in maniera totalmente gratuita a sessioni di formazione e controllo. Terminata questa fase, i gruppi si sono affrontati in un contest interno, presentandosi davanti a una platea di stakeholder, mentor e potenziali investitori locali. «Nel corso della nostra tech week a Kampala abbiamo lavorato gomito a gomito con più di 50 giovani innovatori appartenenti ai team delle startup che abbiamo selezionato tra le oltre 100 candidate – aggiunge Lorenzo D’Amelio, Fondatore della Media Agency torinese Btrees e Co-Fondatore di Startup Africa Roadtrip –. Si tratta di progetti imprenditoriali che spaziano dai settori dell’agritech, della formazione, dell’energia e mobilità, della salute, fino alla tecnofinanza». Le migliori 11 startup si sono sfidate nel corso del “Demo day” finale: ospiti nella residenza dell’ambasciatore italiano a Kampala, hanno presentato il proprio progetto imprenditoriale a una giuria di investitori e rappresentanti istituzionali.
«Il primo premio è andato a HerHealth Uganda, un progetto tutto al femminile che grazie a un dispositivo non invasivo di analisi delle urine intende favorire la diagnosi precoce e migliorare la salute delle donne che vivono in aree rurali – continua Andrea Censoni –. Secondo e terzo premio rispettivamente a Gorilla Conservation Coffee, caffè equo e sostenibile che contribuisce alla salvaguardia degli habitat dei gorilla, e Zembo Motorcycles, che ha l’obiettivo di rivoluzionare la mobilità su due ruote in Uganda introducendo moto elettriche. Il premio speciale “Primo Miglio Sgr” è andato alla startup di tecnofinanza Swipe2Pay». Terminata la TechWeek a Kampala, i giovani stanno continuando il viaggio di Startup Africa Roadtrip in Tanzania dove incontreranno il tessuto imprenditoriale locale. «È stato un onore sostenere il loro percorso – conclude Censoni –. Il nostro obiettivo è di accoglierli presto a Milano per aiutarli a stringere relazioni con l’ecosistema italiano e continuare a crescere».