
Statua ripulita sette mesi dopo il blitz ecologista
Sono passati quasi sette mesi dal 9 marzo, il giorno in cui due attivisti ambientalisti di Ultima Generazione imbrattarono con vernice arancione la stutua equestre dedicata a Vittorio Emanuele II in Piazza Duomo. Si pensava fosse vernice facilmente lavabivibile, invece no, gli eco-vandali ne avevano utilizzato una vernice difficile da rimuovere. Gli operatori dell’Amsa entrati in azione poche ore dopo il blitz ambientalisti hanno usato le idropulitrici ma si sono accorti quasi subito che con quello strumento non solo non riuscivano a rimuovere la vernice arancione ma rischiavano di danneggiare seriamente la statua nel cuore di Piazza Duomo. Tutti fermi. Il Comune e la Sovrintendenza, a quel punto, si sono confrontati su come procedere e, dopo un’analisi tecnica sulla vernice, sono arrivati alla conclusione che l’operazione avrebbe comportato molto più tempo e molti più soldi del previsto. Risultato (quasi) finale: lo scorso aprile l’amministrazione – in particolare l’assesorato ai Lavori pubblici guidato da Pierfrancesco Maran – ha dovuto mobilitare un team di restauratori e a metà maggio la statua è stata impacchettata e sono partiti i lavori di ripulitura. Un lavoro del valore di 28.950 euro finanziato da una donazione di Vox Media. Non senza polemiche. Consiglieri comunali di centrosinistra e centrodestra hanno chiesto al sindaco Giuseppe Sala di costituire in giudizio Palazzo Marino nel processo contro gli attivisti di Ultima Generazione. Sette mesi dopo, però, finalmente la buona notizia: l’impalcatura ieri è stata rimossa e la statua di Vittorio Emanuele II è tornata visibile. Finalmente pulita. Addio maledetta vernice arancione.
M.Min.