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Statua imbrattata in piazza Duomo: “Serve restauro a spese della collettività”

Il monumento era sporcato un mese fa dagli ambientalisti di Ultima Generazione non si pulisce. Il ministro Gennaro Sangiuliano: “Necessario un’intervento”

Doveva essere vernice lavabile: non lo era. Da oltre un mese la statua di Vittorio Emanuele II che dal 1896 vigila su piazza del Duomo a Milano è sporca nonostante i tentativi di lavaggio. Il monumento è stato vittima il 9 marzo di un blitz di due ambientalisti di Ultima Generazione. Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha detto che è necessario un “intervento di restauro che comporta oneri maggiori a carico della collettività”.

Il blitz degli ambientalisti

Due ambientalisti del movimento Ultima Generazione avevano scavalcato le transenne, per poi salire e imbrattare la statua. Dopo alcuni minuti erano stati fermati e portati in caserma per accertamenti. Si trattava di un ragazzo di 26 anni e di una ragazza di 23. I Carabinieri li hanno deferiti per il reato di imbrattamento di beni culturali o paesaggistici, la ragazza è stata anche denunciata per inottemperanza al foglio di via obbligatorio dal Comune di Milano.

I tentativi (falliti) di pulizia

Neanche un’ora dopo la protesta degli ambientalisti, gli addetti dell’Amsa si erano precipitati in piazza Duomo per ripulire il monumento. Ma l’intervento non è servito a molto per pulire il bronzo e il marmo della scultura a cui, sul finire dell’Ottocento, l’artista Ercole Rosa lavorò per oltre 12 anni. Anzi, l’intervento rischiava di peggiorare la situazione, dato che le pulitrici a idrogetto non sembrano indicate.

L’intervento del ministero

Il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano, aveva chiesto una relazione alla Sovrintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Milano, Emanuela Carpani, in merito allo stato del monumento.

La relazione ricevuta, pur rilevando una generale situazione di degrado precedente al danneggiamento, evidenzia che l'acqua utilizzata in grande quantità con le idropulitrici si è rivelata “un mezzo non idoneo o comunque non sufficiente per eliminare la vernice”. A nulla sono serviti gli altri tentativi eseguiti dai Vigili del Fuoco, date che il getto di acqua troppo potente rischiava di sfaldare la superficie marmorea del monumento.

“L'intera vicenda ci fa capire che è tutta da verificare l'affermazione secondo cui queste azioni non procurino danni permanenti. Da quanto mi viene riferito, sembra necessario un vero e proprio intervento di restauro che comporta oneri maggiori a carico della collettività", ha detto il ministro Sangiuliano.