Asse FdI-Pd contro gli ambientalisti di Ultima Generazione che lo scorso 9 marzo hanno imbrattato la statua di Vittorio Emanuele II in Piazza Duomo. Un gesto che i giovani ecologisti hanno motivato sottolineando "l’assoluta indifferenza del Governo le nostre vite, che la crisi climatica distruggerà e sta già distruggendo". Peccato che quelli di Ultima Generazione abbiano usato una vernice molto tenace che ancora non è stata rimossa – su indicazione della Sovrintendenza – per evitare il rischio di rovinare il marmo di Carrara dello storico monumento nel cuore di Milano. La Sovrintendenza ha chiesto a Palazzo Marino di approfondire quale sia il metodo migliore per rimuovere la vernice.
Il consigliere comunale di FdI Enrico Marcora, intanto, ha scritto una lettera al sindaco Giuseppe Sala e all’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi chiedendo al Comune di "costituirsi parte civile in un eventuale procedimento contro il personale responsabile del danno" e di "recuperare le spese per il recupero della statua rivalendosi sugli autori materiali dell’imbrattamento". Marcora chiede "un segnale" da parte dell’amministrazione contro "i teppisti", un’iniziativa che "educherebbe a protestare in maniera civile". Il consigliere di FdI lunedì in Consiglio comunale ha denunciato di "non aver ricevuto ancora nessuna risposta da sindaco e assessore". Ma l’esponente dell’opposizione ha trovato una sponda nella maggioranza di centrosinistra a Palazzo Marino. Sì, perché la consigliera del Pd Alice Arienta ha condiviso la presa di posizione di Marcora ed è intervenuta anche lei lunedì in aula sul tema: "Una volta che sapremo con che tipo di pulizia verranno conteggiati i danni è necessario che il Comune si costituisca parte civile e denunci l’atto illegale compiuto. La protesta per sensibilizzare sul climate change è condivisibile ma le modalità assolutamente no".
Massimiliano Mingoia