MARIANNA VAZZANA
Cronaca

Statua vandalizzata: "Creare una copia e tutelare l’originale"

Giardini Montanelli, la proposta del gruppo “Agiamo“

La scultura dell’Italia Turrita ai Giardini Montanelli dall’Unità d’Italia

La scultura dell’Italia Turrita ai Giardini Montanelli dall’Unità d’Italia

Lo scorso 23 gennaio è stata nuovamente colpita dai vandali, la statua dell’Italia Turrita ai Giardini Montanelli: sparito il braccio – già in precedenza spezzato – che era stato ricostruito 4 anni fa e calato sulla testa, in segno di sfregio, un cestone dell’immondizia. L’ennesimo raid è stato subito segnalato da Agiamo, Associazione degli amici Giardini pubblici Montanelli, che ora chiede al Comune di intervenire e propone di sostituire l’originale con una copia, collocando la prima in un luogo più sicuro. L’ultima mail scritta agli assessori competenti risale a ieri: "Avete in programma l’installazione di una telecamera di sorveglianza nei pressi della statua, così come è avvenuto a dicembre 2023 e gennaio 2024 per il monumento a Montanelli?" (che è stato imbrattato più volte). I cittadini dell’associazione chiedono anche se ci sia un progetto previsto "per illuminare la statua", così da renderla più visibile e agevolarne la sorveglianza. Nei giorni scorsi, l’associazione aveva chiesto se esiste già "un calco o una scansione 3D dell’intera opera" e se, qualora non ci fosse, sia in programma la sua realizzazione. "Bisognerebbe che uno scultore esperto fosse messo nelle condizioni di eseguire in sicurezza tutti i rilievi e le prove necessarie per la ricostruzione del braccio e della tavola. La proposta di Agiamo è quella di "scolpire una seconda statua con tutti i particolari che sono stati danneggiati nel tempo (naso, corona, tavola braccio...) e di sistemarla al posto dell’originale", che l’associazione propone di "spostare in un luogo più sicuro e appropriato, al coperto, magari nell’atrio di villa Belgiojoso, dove si trova la Galleria d’arte moderna".

La statua rappresenta la personificazione dell’Italia, con il capo cinto da una corona muraria completata da torri (da qui, “turrita”), è stata realizzata in marmo di Carrara da Alessandro Puttinati nel 1850 ed è ai giardini da oltre 170 anni, lì sistemata per l’Unità d’Italia. I vandali avevano già colpito il 14 settembre 2016, calandole un cappuccio nero sulla testa de le legandole un cappio al collo. Un mese dopo, amputazione del braccio sinistro e danni vari. L’arto era poi stato ricostruito dalla Scuola di restauro dell’Accademia di Belle Arti, grazie a una borsa di studio messa a disposizione da Agiamo, e rimesso al suo posto dal Comune. Un significato simbolico, di rinascita in periodo Covid. Adesso, ci risiamo.

M.V.