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La denuncia di Mario Boselli: “Passeggiavo con mia moglie, mi hanno strappato la catenina. Porta Venezia ormai fuori controllo”

Milano, il presidente onorario della Camera della Moda rapinato nella zona dei Bastioni scrive a questore e sindaco: “La sicurezza in città è un problema reale, non è solo questione di percezione”

Mario Boselli, 82 anni

Mario Boselli, 82 anni

Milano – Domenica mattina stava passeggiando con la moglie nella zona dei Bastioni di Porta Venezia quando un giovane straniero lo ha affiancato e gli ha strappato la catenina che aveva al collo. La denuncia dell’ennesima rapina nell’area tra i Giardini di Porta Venezia e la Stazione centrale arriva da Mario Boselli, 82 anni, presidente onorario della Camera della Moda. Una denuncia che è diventata anche una lettera al questore Giuseppe Petronzi e al sindaco Beppe Sala per chiedere interventi per una zona che “è diventata invivibile”: “Tra i problemi di questa città – ha detto Boselli al Corriere della Sera – oltre alla sicurezza, c’è la rassegnazione: gli abitanti si sentono abbandonati. Anche io ero tentato di lasciare perdere, pensando che ‘tanto non cambierà nulla’, ma mio figlio ha insistito e mi ha convinto”.

"Solitamente la domenica mattina faccio una passeggiata con mia moglie, siamo sposati da sessant’anni. Erano le 11 circa – il racconto di Boselli, che vive nella zona dal 1945 – stavamo costeggiando i Bastioni di Porta Venezia quando un giovane straniero, verosimilmente nordafricano, dopo avermi fissato si è lanciato verso di me e mi ha preso il collo, strappandomi la catenina d’oro. Ero sorpreso, pensavo a come reagire, ma nel frattempo gli automobilisti fermi al semaforo vedendo la scena hanno cominciato a suonare il clacson. La cosa ha fatto spaventare il rapinatore che è corso via”. 

La collana aveva per Boselli un grande valore sentimentale: “Era un regalo dei miei genitori, di ottant’anni fa. Con inciso il mio nome e il mio cognome”.

Dopo la rapina, “Sono andato di corsa con mia moglie in piazza Oberdan, dove di solito c’è un’auto della polizia o dei carabinieri – prosegue Boselli – ma domenica mattina nell’arco di 500 metri non ho trovato nessuno. Nel pomeriggio ho fatto denuncia dai carabinieri, gentilissimi, in via Copernico. Per me era un dovere civile segnalare la cosa”.

Dopo la denuncia alle forze dell’ordine ha deciso quindi di scrivere una lettera a questore e sindaco nella quale ha spiegato che “la situazione in zona è diventata insostenibile e nonostante le dichiarazioni del sindaco Beppe Sala circa la sicurezza della città, è ovvio che non si tratta di percezione ma di un problema reale”.

“Ritengo doveroso sensibilizzare sul tema della sicurezza nell’interesse non solo dei milanesi ma anche dei visitatori e in ultima analisi del valore della città, che dobbiamo tutelare a tutti i costi. Una reputazione si smonta in un attimo, per ricostruirla ci vogliono anni. Dobbiamo essere accoglienti in tutti i sensi”.