Estendere il sistema di controlli già sperimentato nell’ultimo anno e mezzo in Centrale e a Garibaldi ad altri tre snodi ferroviari cittadini. Intercettare e gestire con maggiore rapidità le situazioni di degrado e marginalità. Coinvolgere ancor di più negozianti e residenti per generare un circuito virtuoso di scambio di informazioni e segnalazioni dal territorio. Con un obiettivo dichiarato: "Rendere effettiva la percezione di sicurezza", per dirla con le parole del prefetto Claudio Sgaraglia (nella foto). Sono questi i capisaldi del patto "Stazioni sicure" sottoscritto ieri mattina dal numero uno di Palazzo Diotti, dall’assessore alla Sicurezza Marco Granelli e dai rappresentanti di Rfi, Ferrovienord, Epam, Unione Confcommercio, Federalberghi, Federfarma, Confesercenti, Associazione turismo e ricettività e Coordinamento comitato milanesi.
Il punto di partenza è rappresentato dai risultati delle attività "Alto impatto" avviate nel gennaio 2023 sia in Centrale che a Garibaldi, messe in campo su input del Viminale per contrastare da una parte la criminalità di strada e dall’altra il fenomeno delle scorribande di gruppi di ragazzini in zona Gae Aulenti: più di 200mila le persone controllate, con 288 arrestati, 3.161 denunciati e 1.120 provvedimenti di espulsione. Un modello da "esportare" pure in altre aree che ruotano ad altri scali altrettanto importanti come Cadorna, Certosa e Rogoredo.