Milano, 5 marzo 2025 – Saranno martedì prossimo, 11 marzo, gli interrogatori di garanzia, davanti alla gip di Milano Alessandra Di Fazio, di Stefania Nobile, figlia di Wanna Marchi, dell'ex compagno Davide Lacerenza e del presunto factotum Davide Ariganello, tutti e tre finiti ai domiciliari ieri nell'inchiesta del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, coordinata dalla pm Francesca Crupi, su un presunto giro di droga e prostituzione con al centro la Gintoneria e il privé La Malmaison.

Per i clienti speciali, come ereditieri, imprenditori romagnoli o trentini, youtuber, giornalisti di gossip, influencer, e qualche rappresentante di seconda fila delle forze dell'ordine, come emerso dalle indagini, c'era un privé con la moquette rosa e un soppalco per il sesso a pagamento. Per loro, come per quelli che optavano per il servizio di delivery a casa, c'era il pacchetto fatto di bottiglie di pregio, cocaina ed escort.
Nell'indagine è stato anche emesso un decreto di sequestro che ha colpito il locale e il privé e anche per una cifra di 900 mila euro, il presunto provento di autoriciclaggio, una delle accuse ipotizzate a vario titolo con il favoreggiamento e lo sfruttamento della prostituzione e detenzione e spaccio di stupefacenti.

Non solo, gli investigatori del nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza di Milano hanno trovato un conto in Lituania, al cui interno erano custoditi 33mila euro. Spiccioli, in confronto ai volumi di denaro che si sospetta abbiano movimentato i protagonisti del caso. I soldi sono stati comunque messi sotto sequestro.
“Farò istanza al Riesame", ha spiegato, in merito alla posizione dell'assistita Stefania Nobile, l'avvocato Liborio Cataliotti, che ha chiarito che a Nobile non è stata applicata la misura per fatti di droga e che l'accusa relativa alla prostituzione le viene imputata “perché i proventi sono andati alla società di cui lei è ritenuta amministratrice di fatto”. “Il confine tra connivenza e correità è sottilissimo - ha aggiunto l’avvocato -: Stefania Nobile 'chiude gli occhi' su cosa accade nei locali. Ritenerla concorrente nel reato vuol dire però attribuirle il potere di impedirne la commissione. Era nella posizione? Ne aveva l'obbligo? Su questo punto vorrei porre il dubbio al Riesame”.