
Maurizio Stefanizzi, alla conferenza stampa di saluto dopo il suo trasferimento
Milano, 30 luglio 2015 - Trasferito al quinto reparto del Comando generale dell'Arma dei carabinieri (che ci occupa delle relazioni esterne) il generale Maurizio Stefanizzi, che lascia così il comando provinciale di via Moscova. Stefanizzi era giunto a Milano due anni fa. Per l'alto ufficiale, quella milanese è stata «un'esperienza straordinaria» e «il capitolo più importante» della sua attività. «Milano in questo periodo ha affrontato grandi sfide - ha ricordato Stefanizzi - ed è riuscita a dimostrare quanto questo Paese riesce a fare». Da Expo al periodo di Presidenza dell'Unione europea, con le riunioni informali dei ministri fino al vertice Asem nell'ottobre dell'anno scorso. «È stata una grande soddisfazione - ha detto il generale - vedere Angela Merkel e altri leader europei concedersi un fuori programma, con una passeggiata per le vie di Milano: significa che avevano una percezione di sicurezza». La vicenda che più l'ha segnata? «Umanamente il delitto di Motta Visconti (una donna e due bambini uccisi dal loro marito e padre ndr) - ha risposto -: è stato impressionante constatare fino a dove può arrivare la mente umana. È stata una vicenda che mi ha profondamente segnato, anche se riuscimmo a dare una risposta efficace in 24 ore».