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Stella di bronzo all’Astro Vimodrone: "Fiore all’occhiello della nostra città"

Cerimonia a Milano, premio del Coni: 51 anni di lealtà e impegno per i ragazzi

Cerimonia a Milano, premio del Coni: 51 anni di lealtà e impegno per i ragazzi

Cerimonia a Milano, premio del Coni: 51 anni di lealtà e impegno per i ragazzi

Stella di bronzo al merito sportivo, il Coni premia l’Astro Vimodrone, "51 anni di impegno e lealtà per i ragazzi". "Un orgoglio per la città", dice il sindaco Dario Veneroni, che ha già insignito la società guidata da Monica Torazzi con la benemerenza civica e ha promesso di dare un avvenire agli iscritti "con la nuova pista di atletica al futuro Centro sportivo". "Un investimento che facciamo sui giovani, sui valori dello sport e sul gruppo che ha dato tanto alla comunità", spiega il primo cittadino. La cerimonia a Milano è la ciliegina sulla torta di un anno di celebrazione per il mezzo secolo do vita festeggiato nel 2023. Il prossimo passo è fatto "per crescere servono impianti - aggiunge Veneroni - e su questo fronte siamo pronti". Il riconoscimento del Coni non è una medaglietta, sottolinea "lo straordinario impegno nella promozione sportiva e nei valori del rispetto e della solidarietà". "Il ringraziamento dell’intera città va a tutti gli allenatori e agli atleti che ogni giorno da 50 anni contribuiscono a rendere l’Astro un faro per tutta Vimodrone". Parole che Veneroni ha pronunciato sul prestigioso palco milanese. Alle spalle dell’atletica di casa, tanti successi. Ma uno su tutti, "la capacità di essere un punto di riferimento per generazioni di giovani".

A festeggiare i traguardi di Astro tanti volti noti della marcia azzurra, dal direttore tecnico Antonio La Torre, a Gianni Perricelli, "nato" nella società vimodronese per arrivare all’argento iridato della 50 chilometri nel 1995, all’ambasciatore del "tacco e punta" lombardo e italiano, Pietro Pastorini. Nel lontano 1973 fu tra fondatori del club, allora Nuova Atletica Duina per diventare "Astro" dal 1979 e tornarvi definitivamente (dopo la parentesi di sei anni come Nuova Atletica DDS) dal 2002. In cinque decenni la società ha promosso la marcia femminile, "diffondendo una disciplina che avrebbe portato all’Italia numerosi titoli internazionali" e ha lanciato campioni del mondo come Michele Didoni nella 20 chilometri. Ma la grandezza è stata "nell’importanza sociale dell’attività ai suoi albori: un volontariato appassionato in quartieri complessi dove ha portato anche molta umanità".Barbara Calderola