NICOLA PALMA
Cronaca

Stella di David sul muro. Fiori e graffito ripulito: "Grazie alle mie vicine". Indaga l’Antiterrorismo

Solidarietà alla docente nel mirino. Denuncia ai carabinieri. Inchiesta su due episodi avvenuti nelle scorse settimane:. minacce contro gli ebrei in un centro medico e in un bar.

Stella di David sul muro. Fiori e graffito ripulito: "Grazie alle mie vicine". Indaga l’Antiterrorismo

Stella di David sul muro. Fiori e graffito ripulito: "Grazie alle mie vicine". Indaga l’Antiterrorismo

La giornata si è aperta con due inattesi e graditissimi gesti di solidarietà. Una vicina di casa le ha regalato un mazzo di fiori. La dirimpettaia settantenne, "arrabbiatissima per l’accaduto", si è procurata un rullo e una tanichetta di vernice bianca e ha cercato di ripulire la scritta antisemita, di cui ormai resta soltanto un’immagine sbiadita: "Mi ha detto “io certe cose non le accetto”". Carezze di cui Francesca (nome di fantasia) aveva un gran bisogno dopo lo choc di mercoledì pomeriggio, quando, come anticipato ieri dal Giorno, si è accorta che qualcuno aveva disegnato con spray rosso una stella di David e il numero "14", quello che indica l’interno del suo appartamento, proprio dietro uno dei muri di casa sua, all’interno di un super condominio della prima periferia est di Milano. Nella tarda mattinata di ieri, la cinquantunenne insegnante italiana di origine ebraica, che vive in quello stabile da quindici anni con marito e figlie, si è recata nella caserma di viale Umbria per presentare denuncia ai carabinieri della Compagnia Monforte.

L’impianto di videosorveglianza presidia l’ingresso del palazzo, non il punto in cui è avvenuto il raid, un angolo nascosto con i bidoni della raccolta differenziata: il che non facilita le indagini dei militari, anche perché l’ipotesi al momento più probabile è che a colpire sia stato un inquilino dell’edificio, che ben conosce quel luogo e che soprattutto sa che dietro il muro c’è l’abitazione su due piani di Francesca.

L’addetto alle pulizie, stando a quanto risulta, ha ristretto il lasso temporale in cui potrebbe essere avvenuto il blitz: alle 10 è andato a svuotare i cestini, nonostante fosse un giorno festivo, e non ha visto la scritta; di conseguenza, l’autore avrebbe agito tra le 10 e le 16, quando la prof ha scoperto casualmente il graffito antisemita. "Ha colpito alla luce del sole", riflette Francesca. Che al Giorno racconta, in una video intervista disponibile anche sul nostro sito in forma integrale: "Io voglio continuare a vivere come ho sempre fatto, ma è chiaro che qualcuno ha voluto indicare che in questo appartamento, in questo civico, in questo interno, ci sono degli ebrei. Che l’abbia fatto perché voleva fare una bravata o perché è un antisemita è compito della magistratura valutarlo. Il dato di fatto è che noi siamo stati marchiati, di rosso, che è il colore del sangue".

L’indagine dei carabinieri è coordinata dal pool Antiterrorismo della Procura, guidato dal procuratore capo Marcello Viola. I pm e gli specialisti del Nucleo informativo del tenente colonnello Emanuele Leuzzi stanno investigando anche su altri due episodi di antisemitismo, risalenti alle scorse settimane. Secondo quanto emerso ieri, il 16 ottobre i responsabili del Centro diagnostico italiano di via Saint Bon, in zona Baggio, hanno chiamato il 112 per segnalare di aver ritrovato all’interno di un bagno la scritta "Prima Hitler poi Hamas: per voi ebrei forni e camere a gas", con di fianco una stella di David di colore giallo. Tre giorni dopo, frasi simili sono comparse pure nel bagno della panetteria "Erika&Cristiano dolce e salato" di via Soderini, nella zona del quartiere ebraico: "Viva Hamas. Ebrei vi facciamo saltare tutti".