
Il sindaco di Paderno Dugnano e la sua Giunta riceveranno gli aumenti di stipendio decisi per legge, ma non faranno alcuna forzatura per anticipare al 2022 l’aumento degli emolumenti che il Governo ha originariamente stabilito in tre anni. La notizia, che in molti comuni italiani è passata inosservata, è stata diffusa e amplificata dagli amministratori padernesi quasi con l’obiettivo di prendere le distanze da ciò che è stato deciso da alcuni colleghi, in particolare dalla Giunta di Sesto San Giovanni, dove il 31 dicembre scorso il sindaco e la sua Giunta si sono riuniti per deliberare l’incremento immediato. "Abbiamo voluto dire no a forzature e a scelte che non sono comprensibili e tollerabili in un periodo di crisi come quello attuale – spiega il sindaco Ezio Casati -. Lo facciamo in modo pubblico perché è giusto che i cittadini sappiano come ci comportiamo, soprattutto dopo che nelle scorse settimane si era lungamente discusso e polemizzato sul comportamento degli amministratori di Sesto San Giovanni che hanno deciso di utilizzare soldi del bilancio comunale per i loro aumenti". Casati non va per il sottile nei confronti dei colleghi: "Non dico che gli stipendi garantiti agli amministratori locali siano già adeguati, anzi, sono davvero troppo esigui rispetto alle responsabilità personali che i sindaci assumono con la loro carica – spiega il primo cittadino di Paderno -. Tuttavia non è ricorrendo alle casse comunali che si risolve il problema di sindaci e amministratori. Stiamo lavorando affinché il Governo e il Parlamento riconoscano il ruolo e l’impegno di chi amministra localmente". A Paderno il sindaco riceve uno stipendio di 3.200 euro lorde per 12 mensilità. La norma varata dal governo prevede per quest’anno un incremento del 45%, per l’anno prossimo del 68% e solo nel 2024 l’aumento salirà al 100% rispetto all’attuale.
Rosario Palazzolo