di Andrea Gianni
Il Teatro Oscar di Milano ha annullato la concessione della sala all’associazione “Le verità nascoste“, organizzatrice del convegno filorusso programmato per domenica 26 gennaio nella sala in via Lattanzio. Una decisione presa "a difesa della nostra posizione culturale e della dignità del nostro lavoro", spiega il teatro in una nota, sottolineando che l’associazione "non si è dimostrata sufficientemente trasparente nella comunicazione dei contenuti dell’evento". Contenuti resi poi espliciti nella locandina diffusa sui social: due mani che si stringono, con i colori delle bandiere dell’Italia e della Russia, e il titolo “La Russia non è nostra nemica!“.
Esprime soddisfazione il console ucraino a Milano, Andrii Kartysh, che ieri (prima dell’annullamento dell’incontro) ha scritto una lettera al sindaco Giuseppe Sala e al prefetto Claudio Sgaraglia esprimendo "profonda preoccupazione" per "un evento dichiaratamente manipolatorio e in netto contrasto con le idee e i valori che la comunità milanese ha dimostrato di sostenere dall’inizio della disumana guerra condotta in Ucraina dalla Russia". Una missiva con la richiesta formale di un intervento per bloccare l’incontro: "Pur riconoscendo l’importanza della libertà di espressione, promuovere violenza, odio o propaganda non dovrebbe essere tollerato".
Ieri, dopo l’articolo pubblicato dal Giorno, il Teatro Oscar ha scelto quindi di annullare la concessione dello spazio e di prendere le distanze, con una nota firmata dai tre direttori artistici (Gabriele Allevi, Luca Doninelli e Giacomo Poretti), da "una posizione che riteniamo inconciliabile con la nostra proposta artistica e culturale". "Del servizio di affitto della sala si occupa l’ufficio commerciale – precisa il teatro – il quale, al momento dell’acquisizione della data, non ha ricevuto le informazioni necessarie a capire di che cosa si trattasse. Aggiungiamo che questa è la prassi per gli affitti di tutti i teatri, secondo il principio elementare per il quale tutti hanno il diritto di esprimere il loro pensiero. La nostra posizione, del resto, è testimoniata da cinque anni di programmazione culturale" e di "dialoghi e azioni di pace".
Tra gli ospiti Elena Mazzola, presidente della ong ucraina Emmaus. Sul palco, nella stagione teatrale, anche il quartetto di mimi ucraini Dekru, in scena dal 20 al 23 febbraio.